Le malattie sono dovute a cause interne ed esterne.
“Le cause esterne del cancro quali sono? Sono le cause che danneggiano il nostro dna, le radiazioni, le sostanze cancerogene, il tabacco, i virus.
Ma concorrono anche delle cause interne. Perché, per ricevere il tumore, il nostro corpo deve essere in qualche modo ‘pronto’. Per svilupparsi, infatti, deve trovare delle cellule che hanno ricevuto cambiamenti del dna, deve trovare un ambiente favorevole, il seme per germogliare.
Spetta a noi, di conseguenza, creare un ambiente interno che non sia favorevole allo sviluppo del tumore“.
Cosa fare prima di tutto, allora?
Cominciamo mantenendo basso il livello della glicemia nel sangue.
- “Facendo degli studi sul cancro alla mammella, abbiamo rilevato come il 25% delle donne che hanno la glicemia più alta, all’interno sempre dei valori normali (da 70 a 110), hanno un rischio più elevato di ammalarsi di tumore alla mammella rispetto alle donne che hanno valori più bassi. Questo perché le cellule tumorali per vivere hanno bisogno di 40 volte più di glucosio delle cellule normali. Se la glicemia è bassa, quindi, vanno in difficoltà“.
Evitiamo, allora, i cibi che fanno alzare questo valore: “Sono le farine 0 e 00, il pane bianco, alcuni tipi di biscotti, le patate. Ricordiamo poi, che più zuccheri si mangiano più viene fame di zuccheri, una delle principali cause dell’obesità. Gli zuccheri hanno un ruolo determinante nel favorire l’insorgere delle malattie”.
Preferisci i cibi “antinfiammatori”
C’è un altro fattore che influenza moltissimo l’insorgere del tumore, ed è lo stato infiammatorio.
- “Quando c’è un tumore, queste sostanze dell’infiammazione lo aiutano a svilupparsi. Anche se non abbiamo nessuna malattia infiammatoria, abbiamo nel sangue, chi più chi meno, delle sostanze dell’infiammazione, rilevabili con le analisi della proteina C-reattiva, prodotta dal fegato, che conduce l’infiammazione. I valori normali stanno tra 0 e 5, ma è meglio avere 0. I malati di cancro che hanno la proteina C-reattiva da 5 in su hanno una prognosi peggiore, sviluppano più metastasi”.
Anche quando si parla di stato infiammatorio entra in gioco l’importanza dell’alimentazione.
- “Preferiamo il pesce, perché i suoi grassi hanno un’azione antinfiammatoria. Cosa che non vale, invece, per salumi e carni rosse. Le carni rosse sono la principale causa: riduciamone il consumo. Anche le carni bianche non vanno benissimo, ma non sono pericolose come quelle rosse. E limitiamo i formaggi, perché oggi il latte con cui vengono prodotti è ben diverso da quello che veniva consumato una volta”.
Fonte: estratto da una bellissima intervista al professor Franco Berrino, medico ed epidemiologo – su Più Sani Più Belli, agosto 2018
La grande via. Alimentazione, movimento, meditazione per una lunga vita felice, sana e creativa
€13,30
Acquistalo ora da questo link