Gli esperti non sanno con precisione perché certe persone soffrano il mal di schiena e altre no.
Alcuni ricercatori affermano che il mal di schiena è il prezzo da pagare per il fatto di camminare in posizione eretta: da quando l’uomo si è raddrizzato, per una grossa parte della giornata la colonna vertebrale sopporta l’intero peso di testa, collo, busto e braccia.
I dischi intervertebrali (i cuscinetti tra le vertebre che attenuano urti e pressioni) sono costantemente sottoposti a una pressione elevata.
Inoltre, qualora si faccia poco movimento, questi dischi vengono nutriti male e si usurano.
La cartilagine che si trova nel disco intervertebrale perde la sua elasticità, diventa fragile, si riduce e può lesionarsi.
Nel corso della vita, poi, questi dischetti si assottigliano, gli spazi tra le vertebre si riducono e i legamenti si allentano.
Tutto ci comporta una perdita di stabilità dell’intera colonna vertebrale, che i muscoli della schiena cercano di compensare e per farlo si tendono.
Ma queste tensioni possono infiammare i nervi prossimi ai muscoli, il che provoca dolori.
Le tensioni muscolari, infatti, sono considerate una delle cause principali del mal di schiena.
Fonte: Più Sani Più Belli, febbraio 2015
La redazione di Bellezza & Benessere consiglia Mal di schiena. Come proteggere la colonna vertebrale