Questa infezione poco conosciuta colpisce chi ha le difese immunitarie basse, come i bambini e gli anziani: le terapie più efficaci.
Forse non ne hai mai sentito parlare, eppure l’erisipela (o risipola) è una malattia dermatologica abbastanza comune, soprattutto, nei bambini e negli anziani: ecco cosa devi sapere.
- Che cos’è: è un’infezione degli strati più profondi della pelle causata dallo streptococco beta emolitico del gruppo A e dallo stafilococco aureo, due germi che spesso vivono sulla nostra pelle senza causare malattie. In alcune situazioni, però, possono aggredire la cute e i vasi linfatici. Avviene in persone con poche difese immunitarie, come i bambini, gli anziani e i diabetici. Così, basta una piccola ferita o un’ulcera perché il batterio penetri nella pelle.
- Come la riconosci: l’erisipela dà febbre alta, brividi e un malessere generale. Di solito, si manifesta su gambe e braccia, con una zona rosso-violacea, di grandezza variabile, spesso dolorosa e con i margini in rilievo.
- Intervieni così: l’erisipela va curata con antibiotici attivi sui germi responsabili, che vanno presi per almeno 10-15 giorni. Questa terapia serve a debellare, soprattutto, lo streptococco, un germe che tende facilmente a riattivarsi. Se l’infezione si manifesta con pustole o bolle si può applicare localmente anche una pomata antibiotica. Per la febbre e i dolori, invece, si possono assumere antinfiammatori.
- Per prevenirla: per evitare la malattia c’è solo una strategia: disinfettare con cura le ferite e poi applicare una crema antibiotica.
Articolo di Silvia Pigorini con la consulenza di Gianfranco Altomare (responsabile di dermatologia dell’IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano) – fonte Condifenze, 10 marzo 2015