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Ma il tè fa bene? Risponde il Dottor Antonio Colasanti…

Ma il tè fa bene? Risponde il Dottor Antonio Colasanti…

Facciamo il punto su una bevanda millenaria e sulle sue virtù in funzione di studi recenti.

La pianta del tè è la camelia sinensis, appartenente alla famiglia delle theaceae e originaria dell’India settentrionale e della Cina. In passato si pensava esistessero più specie di tale pianta, lo stesso Linneo, padre della classificazione botanica, cadde in errore considerando l’esistenza di due piante: nera e verde. 

Negli anni 50 si concordò con l’esistenza di un unica specie presente in 2 varietà: assamica e sinensis.

  • I tè che abbiamo in commercio derivano tutti dalle foglie, la pianta è un arbusto di 4-5 metri ed è coltivata nelle regioni caldo umide, fino a un’altitudine di 2000 m.
  • I tè d’alta quota sono i più pregiati perché le foglie crescono più lentamente sviluppando gusto e aroma migliore.
  • Nelle zone favorevoli si fanno fino a 20 raccolti l’anno.
  • Dopo la raccolta le foglie vengono lavorate per determinare la tipologia del tè.

Tè nero

  • Le foglie vengono appassite tramite ventilazione con aria calda a 30 gradi, poi compresse in rulli meccanici che rompono le curvature e danno inizio al processo di fermentazione, durante il quale si formano le sostanze che conferiranno sapore ed aroma al tè.
  • Dopo 1 ora si inizia l’essiccazione con aria calda a 60 gradi che da’ alle foglie il tipico colore scuro.

Tè verde

  • Le foglie appena raccolte sono trattate a vapore per breve tempo per impedire processi di fermentazione (questo consente di conservare inalterati i componenti presenti nella foglia fresca), le foglie vengono poi arrotolate ed infine essiccate.

 

Esistono numerosi tè semifermentati (oolong, macha, wulong) nei quali i processi di fermentazione sono più brevi, infine, tè aromatizzati preparati con tè nero o verde cui si aggiungono petali di fiori, pezzi di frutta, spezie ed oli essenziali quali gelsomino o bergamotto.

Tè verde 

  • Sono chiamati così i non fermentati.
  • Sono i più venduti al mondo e sono alla base del tè alla menta consumato in Marocco.

Il gunpowder

  • È il più noto tè cinese ed è a forma di palline che ricordano la polvere da sparo (da qui il nome).
  • Le foglie essiccate non subiscono il processo di fermentazione, mantenendo tutte le sostanze (in particolare i polifenoli, sostanze che promuovono il benessere).

Tè verde bancha 

  • È usato da bambini ed anziani perché contiene poca teina.
  • È preparato con foglie grandi raccolte in estate e usato in macrobiotica per accompagnare e seguire il pasto.
  • Si prepara con acqua ad 80 gradi in infusione per 3 minuti.

Tè hojicha

  • Foglie di tè tostate colore nocciola, si prepara in infuso per accompagnare i pasti.
  • Contiene poca teina e ha un sapore delicato.

Tè kukicha 

  • Si ottiene da piccoli rami e foglie ad essiccazione leggera.
  • Privo di teina, è quindi adatto a tutti.
  • Ha un sapore dolce e leggero e va fatto bollire per 10 minuti.

Tè sencha

  • Il più consumato in Giappone.
  • È cotto a vapore ed emana un aroma fresco erbaceo di clorofilla.
  • Colore giallo.

Tè oolong

  • È un semi fermentato di colore rossastro, a fermentazione breve.
  • Somiglia al tè verde sia nel sapore che nei principi attivi.

 

Ed ancora:

  • il tè nero assan (India orientale), dal sapore forte e deciso.
  • il tè nero cylon pregiato, dal sapore aromatico.
  • il tè nero english (classico), da gustare al naturale. Ideale per la prima colazione.
  • il tè bianco pai mu tan. Il piu pregiato tra i il tè. Un mix di germogli raccolti in primavera, povero di tannini e delicato (infuso giallo a 70 gradi per 3 minuti). Chiamato per la sua bontà il tè degli imperatori.
  • il tè rosso-roibos (non e un vero tè). Si estrae dall’aspalatus linearis, una pianta africana. Si fermenta ed essicca i rametti di colore rosso – dalle proprieta astringenti e antiossidanti – non contiene teina ed ha un basso contenuto di tannini. Il roibos è una bevanda rinfrescante, adatta a tutte le eta. Anche per bambini, anziani e persone nervose.

 

I principi del tè

  • caffeina;
  • teofillina;
  • tannini ad azione astringente antibiotica;
  • vitamina c;
  • fluoro;
  • per la caffeina, il nero ne contiene 70 mg, il verde la meta.

 

Indicazioni terapeutiche

Con le foglioline (per infusione-70-80 gradi) si prepara una bevanda gradevole ad effetto tonico, che facilita la digestione, ha un’azione diuretica, dimagrante ed aiuta nelle forme diarroiche.

Il contenuto di epigallocatechinegallate siglate egcg del tè verde in particolare, le rende interessanti per le proprietà antiossidanti ed antinfiammatorie e coadiuvanti nelle terapie oncologiche in quanto inducono fenomeni apoptosici nelle cellule tumorali.

Nei soggetti col sistema nervoso eccitabile e preferibile evitare l’uso la sera.

Ma il tè fa bene? Risponde il Dottor Antonio Colasanti…

 

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Il Dottor Antonio Colasanti è laureato in farmacia all’Università La Sapienza di Roma – è docente in farmacologia nella stessa università. Ha fondato la Omeosalus, azienda distribuzione prodotti omeopatici e fitoterapici. Esperto in omeopatia, fitoterapia, integratori naturali ed alimentazione sportiva, ha partecipato a numerose trasmissioni televisive e scritto numerosi articoli di interesse mondiale. Nel 2013 gli è stato conferito il Premio Nazionale Medicina.

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Fonte immagine: File:Mint-tea.jpg – Wikimedia Commons

 

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