Gli americani chiamano ‘disease modifying’, un farmaco che modifica la malattia, che la stringe all’angolo e migliora decisamente la qualità di vita del paziente.
È il caso di ‘aflibercept’, una soluzione iniettabile intravitreale per il trattamento dell’edema maculare diabetico.
La nuova molecola è stata presentata come risultato di tre anni di studio di fase 3 (Vivid-dme) al congresso oculistico Euretina, svoltosi recentemente a Nizza.
I risultati sono eclatanti: una iniezione al mese (per cinque dosi) poi ridotta a una ogni due mesi «permette ai pazienti diabetici con edema maculare di ristabilire e conservare la visione nel tempo», afferma il professor Jean-Francois Korobelnik, coordinatore della ricerca.
«È la prima volta che si assiste a un farmaco che ‘riavvolge il nastro’ di una malattia cronica», dice il professor Francesco Boscia dell’università degli studi di Sassari. «Il fatto che al termine dello studio il 40% dei pazienti curati sia guarito fa registrare un successo mai raggiunto prima. E le prospettive sono entusiasmanti. Sappiamo che l’occhio è un’estroflessione del sistema nervoso centrale, una sorta di ‘prolungamento’ del cervello, così, tutto quello che funziona sull’occhio è presumibile che un giorno potrebbe essere applicato al cervello».
Pensare di ‘ringiovanire’ il cervello potrebbe non essere più fantascienza.
Fonte: La Nazione, 4/10/15