L’invenzione della disinfezione si deve al medico scozzese Joseph Lister, professore di chirurgia a Glasgow, vissuto a metà Ottocento, e impegnato soprattutto nel risolvere il problema della cancrena, così diffusa negli ospedali dell’epoca.
A quel tempo i medici pensavano che l’infezione, o sepsi (cioè la presenza di infiammazione e pus), dipendesse da “aria cattiva”.
- Lo scienziato Louis Pasteur aveva appena scoperto che gli alimenti marcivano a causa dei microbi presenti nell’aria, e Lister immaginò che la sepsi delle ferite dipendesse da organismi simili: eliminati questi, sarebbe stata sconfitta l’infezione.
Contemporaneamente in Inghilterra un professore di chimica, Frederick Grace Calvert, aveva scoperto che l’acido fenico (usato come deodorante e disinfettante nelle fogne) ritardava la putrefazione dei cadaveri: Lister immaginò che quell’acido distruggesse i microrganismi, e cominciò ad usarlo per medicare le ferite, soprattutto le “fratture esposte”, che finivano regolarmente in cancrena.
Era il 1865. Lister fu il primo a sostenere la necessità di operare in ambienti sterili e, nel corso dei suoi interventi chirurgici, la ferita veniva irrorata regolarmente di acido fenico, impiegando un vaporizzatore.
Fonte: Benefit, ottobre 2003