La dieta dimagrante è una materia estremamente complicata che va valutata attentamente e ritagliata su misura del paziente.
EVITARE IL FAI-DA-TE. L’errore più frequente è il fai-da-te.
Se si devono perdere due o tre chili in vista della prova costume, con un po’ di buon senso si potrebbe anche fare da soli, riducendo le porzioni e il cosiddetto cibo spazzatura, a patto che ci si limiti a quei due o tre mesi prima dell’estate. Qualsiasi dieta, se seguita per brevi periodi, non provoca gravi danni.
- Se invece si è in eccedenza ponderale e bisogna perdere 10 o 15 chili, occorre seguire un regime per più tempo ed è necessario rivolgersi a un professionista, che combini gli alimenti in modo che siano garantiti tutti i nutrienti necessari nelle corrette quantità, ma in meno calorie.
AFFIDARSI A PROFESSIONISTI ACCREDITATI.
È molto difficile scegliere un nutrizionista serio e
affidabile, ma, se ci si rivolge al servizio pubblico (ospedali, università, aziende sanitarie), si hanno maggiori probabilità.
- Non è sufficiente, infatti, che lo specialista faccia perdere peso, deve garantire innanzitutto la salute, valutando attentamente il paziente, senza prescrivere una dieta standard che valga per chiunque.
Dettando regimi ipocalorici che comportano varie privazioni e modifiche di abitudini che spesso le persone non vogliono cambiare, il nutrizionista deve fare un continuo lavoro di equilibri e aggiustamenti per evitare che il paziente abbandoni la dieta.
NON ELIMINARE INTERE CATEGORIE DI CIBI.
Un altro errore frequente è colpevolizzare intere categorie di cibi ed eliminarli dalla dieta. Ma, se si ingrassa, non è colpa del pane o della carne rossa o del dolcetto. Invece di mettere al bando il piatto di pasta o la fetta di torta, è sufficiente adeguare le quantità a quanto si consuma effettivamente, cercando allo stesso tempo di smaltire di più praticando attività fisica costante.
- Va mangiato sempre tutto, ma in quantità ridotte. Se proprio si vuole togliere qualcosa, meglio eliminare il cosiddetto junk food e le bevande alcoliche, che apportano tante calorie con pochi nutrienti.
ALLEGGERIRE LE CENE.
Stress e ritmi irregolari, poi, influenzano il modo in cui si accumula peso. A incidere è soprattutto il fatto che negli ultimi decenni abbiamo allungato le nostre giornate lavorative, concentrando nelle ore di buio la maggior parte delle calorie quotidiane.
- È sempre meglio invece mangiare in quantità più abbondanti a colazione e a pranzo e restare leggeri a cena.
ESAMI E ANALISI.
Non sono indispensabili, ma farli prima di una dieta è opportuno, sia per ragioni di controllo sia se si sospettano disfunzioni alla base dell’aumento di peso.
Fonte: un articolo del dottor Andrea Ghiselli – estratto da un bel servizio di Annalisa Misceo su Ok Salute e Benessere, marzo 2020
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