Andare in bicicletta tonifica i muscoli e fa bene a cuore e polmoni. E, se lo si fa «fuori strada» con la mountain bike, i risultati sono ancora migliori.
- «Con le sollecitazioni dello sterrato (rocce, radici, tronchi…) si attivano maggiormente i muscoli per controllare la bici e per fare forza sui pedali», spiega Enrico Martello, collaboratore tecnico per l’attività mtb e per il coordinamento di tutte le nazionali del fuoristrada della Federciclismo (Fci).
«E maggiore è anche l’allenamento del cuore: più muscoli si usano più la frequenza cardiaca sale, tanto è vero che, a parità di sforzo, un ciclista che pedata da in piedi ha una frequenza cardiaca più alta di uno che lo fa da seduto».
A CHI È INDICATA. La mountain bike è un’ottima soluzione per chi vuole perdere peso: «Rispetto a un giro su strada», rileva Martello, «il consumo calorico aumenta circa di un 20%. Inoltre, grazie alla sua attività aerobica, a livello amatoriale a ciclo-turistico può far bene anche a chi ha problemi cardiaci, ovviamente sempre dietro consiglio medico».
- Soprattutto, è perfetta per combattere lo stress: «Permette di stare in mezzo alla natura in completa tranquillità, senza il problema delle auto, con la possibilità di fermarsi dove si vuole ad ammirare il paesaggio». I rischi, invece, almeno per una persona sana, sono rappresentati solo dalle cadute.
L’ALLENAMENTO. Per un principiante o, comunque, una persona che pratichi solo saltuariamente (magari solo d’estate) la mountain bike, Martello consiglia «di iniziare con due o tre uscite a settimana su percorsi pianeggianti, non troppo impegnativi, nei quali inserire gradualmente piccole salite, aumentando, poi, il tempo sia del giro complessivo (da una a due ore) sia quello dedicato alle salite».
Fonte: tratto da un articolo di Marco Ronchetto su “Ok Estate”, speciale di Ok Salute e Benessere, 7/07/16
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