Iridologia: tutti i segreti dell’analisi iridologica, con la dottoressa Ilaria Chionetti Pininfarina!

L’iridologia è una delle mie specializzazioni, forse una delle mie più fedeli alleate. I clienti e gli amici spesso mi domandano di cosa si tratti.

  • Sì, gli occhi sono lo specchio dell’anima e, come spesso accade, dietro ai detti e alle tradizioni si celano grandi verità. Se è vero che lo sguardo di un individuo rivela molte sfumature della sua personalità, è altrettanto vero che gli occhi, o meglio le iridi (le zone colorate dell’occhio) rivelano lo stato di salute di una persona.

Molto importante è saperle leggere, ed è questo l’ambito che studia l’iridologia.

L’occhio umano è una sorta di carta d’identità, una mappa: riporta tutta la storia di un individuo, dalle malattie pregresse ai disturbi psicologici, di conseguenza anche
le predisposizioni ereditarie o familiari. L’iridologia acquista importanza quindi, soprattutto, come metodo preventivo per la salute. Il naturopata-iridologo, infatti, grazie alla sua tecnica interpretativa fornisce consigli per ristabilire o mantenere il benessere.

Il consulto naturopatico è un’indagine approfondita sullo stato globale della persona e dei suoi rapporti con l’ambiente: l’iridologia è, senza dubbio, una delle tecniche più utilizzate dal naturopata, in quanto l’iride è l’organo più ricco di informazioni del nostro corpo, dove troviamo riflessi tutti i nostri organi.

COSA PUÒ RIVELARE LO STUDIO DELL’OCCHIO

  • Il livello di benessere complessivo dell’organismo.
  • Il carico tossinico del sistema linfatico, degli organi e dei tessuti.
  • Lo stato di demineralizzazione dell’organismo.
  • Le cause di intolleranze, allergie, ansia, depressione, carenze alimentari.
  • L’equilibrio o le alterazioni psico-fisiche.
  • Lo stato di reattività delle difese immunitarie.

 

Fonte: un articolo della dottoressa Ilaria Chionetti Pininfarina, giornalista, naturopata; consulente in Nutrizione e Comportamento alimentare, Master in Counseling; Master in Medicina Psicosomatica – tratto da Più Sani Più Belli, marzo 2018




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