Il fabbisogno di iodio è pari a circa 150 microgrammi (mcg) al giorno e aumenta nelle donne in gravidanza e in allattamento sino a 250 mcg al giorno.
Un adeguato apporto si può ottenere assumendo circa 5 g (pari ad un cucchiaino da caffè) al giorno di sale lodato o attraverso l’assunzione sistematica dei cibi già citati.
Un corretto apporto iodico, specie in età infantile previene la formazione del gozzo. Nei soggetti con noduli tiroidei non è assolutamente controindicata l’assunzione di iodio nelle quantità indicate.
Nei soggetti che non hanno più la tiroide, l’assunzione dello iodio è del tutto ininfluente. Mentre l’apporto iodico andrebbe ridotto nei soggetti affetti da ipertiroidismo perché potrebbe incrementare il quadro.
Fonte: tratto da un articolo del Professor Alfredo Pontecorvi, Direttore divisione di Endocrinologia e Malattie del Metabolismo, Policlinico “Agostino Gemelli”, su Più Sani Più Belli, luglio 2016
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