Le neuropatie periferiche sono frequenti e sono costituite da varie tipologie comprensive in particolare di:
Esistono anche forme ereditarie (es. porfiria) meno frequenti. Lo spazio accordato all’uso degli integratori deriva essenzialmente dai limiti stessi dell’opzione farmacologica che in particolare nelle forme croniche si basa sul trattamento standard antinfiammatorio-antidolorifico (FANS).
Sintomi > Il dolore neuropatico è il sintomo prevalente e la definizione di “neuropatico” significa la presenza contestuale di lesione, danno e distruzione di tessuto nervoso. Le neuropatie periferiche nel mondo occidentale interessano il 7-8% della popolazione. In Italia sarebbero circa 2 milioni le persone affette da una forma di neuropatia.
Trattamento > Le Linee Guida sono assai recenti (2006), successivamente aggiornate. Accanto ai farmaci di prima linea (antidepressivi, gabapentin), si utilizzano anche oppioidi, fans e corticosteroidi nelle forme più dolorose. Alla supplementazione di vitamine del gruppo B si ricorre nelle forme di deficit (es. neuropatie alcooliche).
Mielina > La sua distruzione/discontinuità determina deficit funzionale (perdita di forza e sensibilità oltre a dolore).
Integratori > Il loro impiego di supporto è mirato a ridurre la “neuroinfiammazione” con il dolore correlato. La curcuma (titolata in curcuminoidi) svolge azione positiva sulla neuroinfiammazione e sullo stress ossidativo correlato.
Fonte: Calendario della Salute, testi a cura del prof. Alberto Martina – Dipartimento di Scienze del Farmaco – Università di Pavia – 2019
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