Un super-cervello elettronico capace di elaborare di dati, imparare dai successi e dagli errori e guidare il medico nella diagnosi delle malattie coronariche (come infarto e angina) con un’altissima precisione: il primo esempio in Italia di intelligenza artificiale applicato alla diagnostica in emodinamica è stato presentato a Catanzaro, in occasione del corso della Società italiana di cardiologia Icop 2019.
- «La valutazione della pressione intercoronarica, fondamentale per valutare il grado di stenosi e occlusione delle coronarie e decidere se intervenire con un’angioplastica, con un bypass cardiaco o con una terapia a base di farmaci, viene per la prima volta affidata a molto di più di un normale computer», spiega il professor Ciro Indolfi, presidente della Società italiana di cardiologia.
- «Prima di fornire una risposta, infatti, questo sistema di intelligenza artificiale è in grado di analizzare milioni di cosiddetti big data, centinaia di migliaia di battiti cardiaci registrati in precedenza, una casistica che nessun medico potrebbe mai avere a disposizione o valutare da solo, perché troppo vasta. Ogni anno si verificano 120 mila infarti e si effettuano 300 mila coronarografie: possiamo renderci conto dell’importanza di queste nuove tecniche».
Nessun rischio che la macchina sostituisca l’uomo: «Sarà sempre il medico a prendere la decisione clinica. Già il prossimo anno, vedremo i primi sistemi funzionanti nelle strutture sanitarie italiane», conclude l’esperto.
Fonte: un articolo di Valentino Maimone, tratto da Starbene, 2/07/19