I ricercatori del britannico King’s College London, in uno studio pubblicato sul The Journals of Gerontology, Series A, hanno messo a confronto gli effetti su quaranta volontari sani di una bevanda contenente 200 grammi di questo frutto di bosco bevuta quotidianamente per un mese con quelli di una bibita alternativa.
Risultato: in chi aveva consumato la prima è migliorata la funzione dei vasi sanguigni – conseguenza già visibile dopo due ore dall’assunzione – e si è ridotta la pressione sanguigna sistolica, la cosiddetta «massima».
Si tratta di composti chimici dalle proprietà antiossidanti, in grado di neutralizzare l’azione negativa dei radicali liberi (invecchiamento cellulare, depressione del sistema immunitario).
«Se le variazioni osservate nella funzione dei vasi sanguigni dopo aver mangiato ogni giorno mirtilli potessero essere prolungate per l’intera vita di una persona», ha concluso la nutrizionista, «si potrebbe ridurre del 20% il rischio di sviluppare una malattia cardiovascolare».
Fonte: Ok Salute e Benessere, aprile 2019
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