Hai superato i 50 anni? Occhio a questi problemi…

Alcuni disturbi degli over 50 sono dovuti spesso a deficit nutrizionali.

Verso i 50 c’è una diminuzione di acido cloridrico a livello gastrico e senza questa giusta acidità, il cibo viene mal digerito, con conseguente mal assorbimento di alcune vitamine come la b 12 e minerali quali calcio, magnesio e ferro.

In tali condizioni il nemico numero uno è l‘omocisteina, fattore di rischio di aterosclerosi: la senilità precoce è la malattia del secolo.

Il livello alto di omocisteina ematico è molto pericoloso.

L’omocisteina è un prodotto metabolico intermedio che viene eliminato in due modi:

  1. Il primo vede la trasformazione nell’aminoacido metionina attraverso due strade metaboliche. La prima utilizza la vitamina b 12 con l’acido folico; la seconda la betaina-trimetilglicina. Per attivare l’acido folico sono necessari alcuni enzimi che necessitano di vitamina b3 e b6 e dell’aminoacido serina, prodotto dalla betaina.
  2. Il secondo modo trasforma l’omocisteina negli aminoacidi cisteina e taurina con l’ausilio della vitamina b6 e della serina.

L’organismo ha previsto più strade metaboliche per eliminare l’omocisteina che è una sostanza dannosa per il corpo ed è la causa principale dell’aterosclerosi, la quale inizia i processi di invecchiamento.

L’omocisteina è pericolosa perché ha azione abrasiva.

Una volta passata nel torrente sanguigno gratta e raschia le delicate pareti delle arterie. Le aree più irruvidite diventano punti di aderenza per depositi di colesterolo e minerali.

  • Col passare del tempo le arterie perdono la loro elasticità e tendono ad ostruirsi, con conseguente difficolta di passaggio sanguigno.
  • Le cellule diventano affamate di ossigeno ed aumenta la pressione.

Il cuore, per compensare, aumenta la frequenza e lavora più duramente; va sotto stress e diminuisce l’efficienza. A questo punto si rischia l’infarto miocardico.

Si possono evitare questi problemi integrando l’alimentazione con nutrienti che trasformano l’omocisteina negli aminoacidi-metionina-cisteina-taurina con l’ausilio di acido folico, vitamina b6,  vitamina b12, betaina, magnesio, serina.

Numerose malattie del sistema nervoso tra cui: depressione, schizofrenia, sclerosi multipla, parkinson, alzheimer e declino cognitivo, sono legati ad alti livelli di omocisteina.

Inoltre, difetti cardiaci, complicazioni gravidiche e fatti emorragici.

 

Un articolo del Dottor Antonio Colasanti
Il dottor Antonio Colasanti è nato a Frosinone il 01/03/1952 laureato in farmacia all’università la Sapienza di Roma nel 1977. Docente in farmacologia presso la stessa università.
Nel 1983 fonda la Omeosalus, azienda distribuzione prodotti omeopatici e fitoterapici.
Iscritto al 5° anno di laurea in medicina. Esperto in omeopatia-fitoterapia integratori naturali ed alimentazione sportiva. Specializzato in medicina bioradiante-pranoterapia-massaggio sportivo.
Ha partecipato a numerose trasmissioni televisive e relatore in corsi svolti nell’università la Sapienza. Ha scritto numerosi articoli di interesse mondiale. Gli è stato conferito il premio nazionale medicina 2013. Direttore della scuola di naturopatia Elform di Milano.

 

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