Vene varicose e teleangectasie sono due problemi apparentemente simili e spesso associati alla cellulite, pertanto, per ottenere buoni risultati e ridurre i gonfiori e la lipodistrofia, occorre avere un buon rapporto con se stessi e rivolgersi, soprattutto, a quei trattamenti naturali in acqua che solo i centri termali possono offrire.
Le acque, presenti nel maggior numero di terme dell’Emilia Romagna, sono acque salsobromoiodiche ad azione antinfiammatoria, sedativa a livello centrale, antiedema, antisettica e stimolante la produzione di numerosi ormoni; acque sulfuree ad azione cheratolitica, antinfiammatoria e antisettica, inibendo i processi fibrotici tissutali.
I trattamenti, poi, vengono completati con visita specialistica più esame doppler; massoterapia linfodrenante, ginnastica specifica dinamica, utilizzo di contenzione elastica, dieta appropriata, tecniche scleroterapiche e microchirurgia (nei casi di varicosità più pronunciate).
La convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale: il ciclo di cure termali per le vasculopatie periferiche (idromassaggi) sono in convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale, è sufficiente presentarsi alle Terme con la prescrizione del medico di base (ricetta rossa) completa di diagnosi e ciclo di cure corrispondente: postumi di flebopatia di tipo cronico – ciclo delle vasculopatie periferiche (idromassaggi).
Sintesi dell’articolo del professor Aspero Lapilli – specialista in chirurgia vascolare e in idrologia medica e terapia fisica – fonte, La Nazione 20 settembre 2015