Il fosforo (simbolo P) è, in termini quantitativi, il secondo sale minerale presente nell’organismo umano dopo il calcio.
È un elemento indispensabile per la vita, sia per le funzioni plastiche, che per il ruolo svolto in molti processi biologici in cui viene generata energia.
Nel corpo umano rappresenta circa 14 % del peso (per un totale di 860 g) ed è contenuto per la maggior parte nelle ossa e nei denti sotto forma di fosfato tricalcico. Il fosforo è anche un componente essenziale del nucleo (acidi nucleici) e del citoplasma delle cellule umane, specialmente del tessuto nervoso.
Si trova anche nella struttura dei composti fosforilati necessari agli scambi energetici della cellula, quali l’ATP (adenosintrifosfato) e l’ADP (adenosindifosfato).
Il fabbisogno giornaliero dell’individuo adulto è di circa 1 grammo. Nei bambini e nelle donne durante la gravidanza e l’allattamento l’apporto alimentare di fosforo dovrebbe essere uguale a quello del calcio.
- Il fosforo è contenuto in molti alimenti di origine animale (carne, pesce, uova e latte) ma anche di origine vegetale (germi di frumento, cacao, mandorle e fagioli), per cui difficilmente si verificano carenze di questo minerale.
- Sono poverissimi di fosforo: burro, olio e strutto, mentre tale elemento è scarso o assente negli ortaggi e nella frutta.
Come abbiamo visto il rapporto tra il calcio e il fosforo (Ca/P) nella dieta è fisso, pertanto un meccanismo di riequilibrio regola l’assorbimento e l’escrezione di questi due elementi.
Fonte: estratto dal libri “Principi di Scienza dell’Alimentazione“, di Graziella Castelli e Paola Paradisi – Le Monnier (2002) – libro fuori catologo