La fitoterapia utilizza le sostanze estratte dalle piante medicinali per prevenire e per curare l’individuo nel suo complesso, sia dal punto di vista fisico sia dal punto di vista psicologico.
Guarire con le erbe
√ Le piante medicinali contengono sostanze ricche di principi attivi terapeutici e sostanze chiamate “moderatrici”, perché attenuano l’azione degli stessi principi attivi.
√ I rimedi fitoterapici sono in genere ben tollerati dall’organismo umano, al contrario di quanto spesso accade nella cura con i farmaci tradizionali.
√ L’olmaria, per esempio, pianta usata per la cura dei disturbi all’apparato digerente, contiene acido acetil-salicilico, componente principale dell’aspirina.
√ Mentre l’aspirina, però, può causare bruciori di stomaco e, nei casi più gravi, anche emorragie interne, la presenza nella pianta di tannini, mucillagini e amidi fa sì che l’acido acetil-salicilico contenuto nell’olmaria sia meglio tollerato.
√ I principi attivi delle erbe si assimilano meglio soprattutto a stomaco vuoto (i rimedi naturali si possono assumere comunque anche con il cibo).
√ Uno specialista deve comunque controllare gli effetti della terapia perché talvolta possono presentarsi entro 2 ore dall’assunzione malesseri come mal di testa, dissenteria, nausea.
√ Il sapore dei rimedi fitoterapici è spesso sgradevole: si possono però dolcificare con il miele. Non aggiungere lo zucchero, perché impedisce all’organismo di assimilare le vitamine del gruppo B.
√ I rimedi fitoterapici danno risultati in tempi più lunghi rispetto ai farmaci tradizionali e bisogna poi protrarre la cura per almeno 2 settimane dalla scomparsa dei sintomi.
Fonte: Casa in Fiore, gennaio 2000