(alcune sono più efficaci di altre nell’influenzare questo fattore di rischio cardiovascolare)
Negli ultimi 50 anni, numerosi studi osservazionali e trial clinici hanno sostenuto il ruolo delle diete ad alto contenuto di fibre nella prevenzione delle malattie cardiovascolari. Tale effetto è generalmente attribuito, almeno in parte, alla capacità di questi composti di contribuire al controllo della colesterolemia.
Gli autori di questa revisione sistematica con metanalisi hanno voluto indagare più a fondo sull’argomento, valutando e confrontando l’effetto di differenti tipologie di fibra alimentare su alcuni marker lipidici di rischio cardiovascolare in adulti con o senza ipercolesterolemia.
I risultati dell’analisi di 89 studi randomizzati e controllati condotti tra Nord America, Europa e Asia, hanno dimostrato che, mediamente, una dose di circa 7 g al giorno di una fibra viscosa, come il β–glucano presente nell’avena e nell’orzo, la gomma di guar, lo psillio o il glucomannano, che possono essere assunti come integratori, si associa a una maggiore riduzione dei livelli di colesterolo LDL, non-HDL e ApoB, rispetto alla fibra non viscosa, come la cellulosa, le emicellulose e le lignine contenute in grano, riso e mais.
Analizzando singolarmente le fibre alimentari viscose, è emerso anche che il glucomannano e la gomma di guar, generalmente più viscose, e utilizzate in quantità in media più elevate, hanno un effetto ipocolesterolemizzate superiore a quelle meno viscose.
Si ritiene che queste fibre, grazie alla loro viscosità, siano in grado di legarsi agli acidi biliari, facilitandone l’escrezione fecale e attivando di riflesso la loro resintesi a partire dal colesterolo, la cui concentrazione quindi si ridurrebbe; si osserverebbe anche un effetto diretto di riduzione dell’assorbimento del colesterolo stesso a livello intestinale.
Questi risultati, concludono gli autori, costituiscono una prova convincente a sostegno delle raccomandazioni che pongono particolare enfasi sulla tipologia di fibre da preferire per la prevenzione del rischio cardiovascolare, favorendo il consumo di alimenti contenenti fibre viscose come avena, legumi, frutta e verdura (come le mele, le arance, le melanzane e i cavoletti di Bruxelles).
Fibre alimentari e colesterolemia è una ricerca di: Jovanovski E, Nguyen M, Kurahashi Y, Komishon A, Li D, Hoang Vi Thanh H, et al. Br J Nutr. 2022 Aug 5.
Fonte: Nutrition Foundation of Italy – a questo link trovi la notizia originale anche in lingua inglese.
Foto di Bicanski da Pixnio
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