Le giornate si accorciano e sono cominciate le piogge. Ma per la cronobiologia il malumore al mattino (che si accentua in autunno, provocando la Sad, la cosiddetta depressione stagionale) ha una spiegazione ben precisa: la mancanza di luce.
- «I primi raggi del sole sono come un interruttore del benessere che dà il via alla giornata», spiega il cronobiologo Roberto Manfredini. «Essi, infatti, stimolano il nucleo soprachiasmatico, un gruppo di neuroni al centro del cervello, e attivano una cascata di ormoni dell’attività come il cortisolo e del buonumore come la serotonina».
Per avere una buona dose di luminosità accendere la luce non basta. Con i suoi 300 watt l’illuminazione interna ti serve giusto per aprire gli occhi, ma non è nemmeno sufficiente a dare la sferzata della luce solare (10mila lux almeno), quella che dai tempi delle caverne ha risvegliato l’umanità dal riposo notturno.
Allora, apri le finestre e fai entrare la luce naturale (anche se non c’è il sole è comunque molto più potente di quella elettrica).
Meglio ancora, scegli le prime luci per andare a fare jogging o passeggiare: mezz’ora ti tirerà su il morale in modo inaspettato.
Infine, ci sono varie soluzioni tecnologiche, come le lampade per la Light Therapy. Emanano una luminosità pari ad almeno 10mila lux e vanno usate entro un’ora dal risveglio per circa mezz’ora, posizionando il fascio di luce a 50 cm dal viso. In commercio trovi diversi dispositivi e radiosveglie anche da controllare tramite app sullo smartphone.
Fonte: tratto da un articolo di Rossana Cavaglieri, su Starbene del 5/09/17