Le nostre esperienze modificano le sinapsi, le connessioni fra neuroni, e queste alterazioni permanenti sono responsabili della memoria.
In pratica, quando accade qualcosa che in futuro ricorderemo, si genera nel cervello un segnale elettrico che provoca variazioni chimiche e strutturali dei neuroni.
Molto di ciò che sappiamo sulla memoria si deve a un paziente ormai deceduto identificato con la sigla H. M., che a causa di una grave epilessia subì la rimozione di alcune parti del cervello. Migliorò l’epilessia, ma perse completamente la capacità di fissare nuovi ricordi perché le aree rimosse (una parte dei lobi temporali che comprendeva l’ippocampo) erano quelle coinvolte nella memoria.
- In generale, la memoria dichiarativa (per esempio, ricordare un numero) risiede nelle aree della corteccia, mentre quella procedurale (per esempio, come si va in bicicletta) dipende da altre regioni, come i gangli della base.
Fonte: Nuovo Consumo, gen/feb 2016