La domanda di Liana
Buongiorno alla redazione e complimenti per il blog, volevo chiedere ai vostri esperti se sia vero che il sambuco è un ottimo antipiretico e si possa usare per abbassare la febbre.
Liana, Ragusa
La risposta della Dottoressa Roberta Martinoli
Il sambuco è un arbusto piuttosto comune. I fiori, piccoli e bianchi, sono riuniti a formare delle infiorescenze ombrelliformi che sbocciano tra la primavera e l’estate. Fiori e bacche mature sono le uniche parti commestibili della pianta. Fusto, foglie e semi sono invece tossici per la presenza di cianuro.
- Da sempre utilizzato nella medicina popolare il sambuco è ricco di vitamine A, B1, B2, B3, B5, B6 e C. Contiene inoltre flavonoidi (ruteina, quercitina, kampferolo) triterpeni e tannini.
Proprio dai fiori si ottiene un infuso con riconosciute proprietà diaforetiche. Favorendo la sudorazione l’infuso promuove l’eliminazione delle tossine e la riduzione della temperatura corporea durante gli episodi febbrili.
In uno studio del 1995 pubblicato sulla rivista Journal of Alternative and Complementary Medicine si documenta l’effetto curativo di un estratto standardizzato di sambuco su soggetti colpiti dal virus dell’influenza B. In particolare in questo lavoro viene osservato un significativo miglioramento dei sintomi nel 93,3% dei casi trattati già dopo due giorni dall’esordio, mentre nel gruppo di controllo il 91,7% dei pazienti dimostra un miglioramento solo dopo 6 giorni.
Dunque quanto proposto dalla medicina naturale trova conferma in uno studio che segue un approccio scientifico.
L’estratto standardizzato è ottenuto seguendo un preciso protocollo; i principi attivi sono rappresentati ad alte concentrazioni e i loro effetti terapeutici possono essere paragonati a quelli di un vero e proprio farmaco.
- Diverso è invece il potere di un infuso. Meno concentrato dell’estratto standardizzato l’infuso potrebbe rappresentare ad ogni modo un valido ausilio nel trattamento degli stati febbrili.
Il consiglio è quello di acquistare il sambuco in erboristeria a meno che non siate degli esperti botanici in grado di distinguere il Sambucus niger dal Sambucus ebulus, specie nella quale anche i fiori sono tossici.
Un Guest post della Dottoressa Roberta Martinoli
Riferimento bibliografico
- Zakay-Rones Z. et al . Inhibition of several strains of influenza virus in vitro and reduction of symptoms by an elderberry extract (Sambucus nigra L) during an outbreak of influenza B Panama.
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La Dottoressa Martinoli si occupa di Nutrizione da ben 15 anni. Conosce molto bene il disagio sofferto dalle persone con problemi di peso, dal momento che Lei stessa, in un periodo della sua vita, ha sfiorato l’obesità.
Le piace puntualizzarlo perché l’aver avuto un’esperienza simile condiziona il modo in cui si rapporta con i suoi pazienti.
- Ma non ha studiato Nutrizione per risolvere i suoi problemi di peso. Quando si è iscritta alla Facoltà di Nutrizione Umana aveva già una laurea in Scienze Agrarie e un Dottorato di Ricerca e aveva da tempo risolto i suoi problemi di sovrappeso grazie ad una regolare ed appassionata attività fisica.
La Dottoressa Martinoli è sposata ed ha due bimbi. È una donna molto attiva: le piace sempre tanto studiare e fare sport, e svolge con passione la sua professione.
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