Ne soffrono tra i sei e i sette milioni di italiani, ma l’emicrania ha i giorni contati.
È, infatti, in arrivo il primo farmaco per prevenire gli attacchi di questa patologia neurologica, che si manifesta con un mal di testa da un solo lato del capo e che l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha inserito al sesto posto tra le le malattie disabilitanti a livello globale.
- Il nuovo prodotto – di Aimovig, Amgen e Novartis – ha come principio attivo l’erenumab, un anticorpo monoclonale umano che blocca l’attività di una piccola proteina, chiamata CGRP (Calcitonin-Gene-Related-Peptide), che, liberata dal nervo trigemino, produce vasodilatazione e sensibilizza i nervi al dolore.
Già autorizzato negli Stati Uniti, anche il Comitato per i medicinali per uso umano (Chmp) dell’Agenzia europea per i medicinali (Ema) ne ha raccomandato l’approvazione per gli adulti che soffrono di emicrania per almeno quattro giorni al mese.
- Il trattamento, che consiste in una puntura sottocute nella pancia da farsi ogni mese, è stato testato con successo da vari studi clinici, che hanno evidenziato riduzioni significative degli attacchi mensili – da dieci a tre circa – accompagnati da effetti collaterali paragonabili a quelli del placebo, confermati anche da un’apposita ricerca dedicata alla valutazione della sicurezza cardiovascolare nei pazienti con angina stabile, indotta da esercizio fisico.
Resta, comunque, ferma la necessità di rivolgersi sempre prima al medico per diagnosticare correttamente quale sia il tipo di mal di testa di cui si soffre: non esiste solo l’emicrania, ma ve ne sono di vari tipi dovuti a più cause e ognuno richiede una strategia specifica per curarlo.
Fonte: Ok Salute e Benessere, luglio/agosto 2018