«La problematica della sensibilità cutanea interessa in modo particolare le donne che vivono nei Paesi industrializzati e nelle grandi città» spiega il professor Antonino Di Pietro, dermatologo e direttore dell‘Istituto dermoclinico Vita Cutis di Milano.
- «Questo significa che l’inquinamento aumenta in maniera esponenziale le risposte reattive della pelle: lo smog, infatti, intacca e rovina la naturale barriera che riveste la cute e che funziona come protezione contro le aggressioni esterne» continua l’esperto.
- «Indebolita nelle sue difese, l’epidermide diventa facile bersaglio degli agenti esterni, dal sole al freddo fino ai cosmetici, ai quali reagisce manifestando segni più o meno visibili di disagio» conclude il professor Di Pietro.
Fonte: Viversani e Belli, 20/11/15