Gli alimenti che stimolano le difese immunitarie (un articolo del dottor Attilio Speciani, medico allergo-immunologo)…
Si avvicina la stagione invernale che nei prossimi mesi sottoporrà a una difficile prova di resistenza il sistema immunitario. Dovrà difendersi dagli sbalzi di temperatura e dalla diffusione di quei virus e quei batteri che proliferano meglio nei luoghi in cui sono radunate molte persone, come sui mezzi pubblici, nelle scuole, negli asili e negli uffici.
Praticamente si è tutti coinvolti ma fortunatamente la natura fornisce all’organismo le soluzioni più adatte per difendersi.
La frutta e le verdure che il supermercato distribuisce fresche e di alta qualità in questo periodo sono infatti in grado di potenziare le difese immunitarie per superare nel migliore dei modi il prossimo periodo stagionale.
I colori che stimolano l’immunità
Un ruolo chiave nello stimolo immunitario è giocato proprio da frutta e verdura che forniscono vitamine, minerali, fibre e antiossidanti. Le famose 5 porzioni giornaliere di verdura e frutta, suggerite dalle linee guida, garantiscono la giusta quantità e varietà di micronutrienti.
Nel rispetto della stagionalità, i cibi di colore viola e rosso come le barbabietole, le arance rosse e il melograno, contengono antocianine, potenti antiossidanti; quelli arancioni come zucca, carota e arancia bionda, ma anche cavoli e cavolini di Bruxelles, sono ricchi di carotenoidi, precursori della vitamina A, che protegge l’apparato respiratorio; la vitamina C di arancia, limone e kiwi è una vera è propria barriera per virus e batteri, così come la quercetina presente nelle mele.
Stimolando in famiglia l’abitudine di iniziare pasti con qualche verdure cruda e mangiando almeno un contorno pranzo e a cena, non è certo difficile arrivare addirittura a 6 porzioni di vegetali al giorno.
Per un inverno il più possibile “sano” io consiglio sempre ai miei pazienti di usare ogni giorno ortaggi di più colori e di variarli frequentemente nella propria dieta.
Broccoli in prima linea contro l’inquinamento
Nei climi continentali la natura arriva in aiuto dell’organismo con un tempismo straordinario e l’azione di crucifere o brassicaceee come broccoli, cavoli, cavolfiore e cavolini di Bruxelles, naturalmente disponibili nella stagione autunno/ inverno, è di particolare interesse proprio per la capacità di rimuovere dall’organismo molti inquinanti che facilitano, in inverno, lo sviluppo di malattie respiratorie.
Il sapore speciale delle crucifere è dovuto al sulforafano, un composto che fa del bene al sistema immunitario, perché rende più difficile l’infezione da parte di virus come quello dell’influenza e riduce la reattività allergica anche nelle persone asmatiche, riducendo quindi le difficoltà respiratorie.
L’inquinamento agisce stimolando l’infiammazione delle vie respiratorie e un lavoro pubblicato sull’International Journal of Food Science and Nutrition ha spiegato che anche solo 10 giorni in cui si mangiano più broccoli e altre crucifere, ha consentito di ridurre i livelli di infiammazione correlati al fumo o ad altri inquinanti.
A maggior ragione, per il prossimo inverno, mettere sulla tavola broccoli, cavolini di Bruxelles e cavolfiori consentirà di ridurre gli effetti degli inquinanti soprattutto per chi vive in grandi città o in aree dove l’inquinamento resta elevato.
Il massimo effetto si avrà affiancando a “broccoletti e famiglia” i colori della frutta e delle altre verdure per salvaguardare la salute e il benessere anche durante la stagione fredda.
Fonte: estratto dalla pubblicazione Esselunga, un articolo a cura del dottor Attilio Speciani, medico allergo-immunologo, direttore scientifico GEK srl
Fonte immagine: Cavolo Erba Bianco – Foto gratis su Pixabay