Fare prevenzione attraverso l’alimentazione, le diete, integratori e probiotici, come è possibile?
Evitando il fai da te e affidandosi ai consigli del medico.
Lo studio dei batteri che albergano nel nostro organismo ha avvalorato l’ipotesi che il microbiota possa essere un valido alleato non solo contro il diabete, allergie e invecchiamento, ma anche nella lotta ai tumori.
- Un articolo su The Asco Post, notiziario dell’American Society of Clinical Oncology, annuncia che la composizione dei batteri intestinali può influenzare l’esito dell’immunoterapia oncologica.
«I pazienti che hanno risposto meglio agli inibitori PD-1 – ha scritto Jennifer A. Wargo, docente di genomica e oncologia chirurgica all’Università del Texas, Anderson Cancer Center – avevano un microbioma intestinale diversificato e più ricco di Clostridiales. Se i nostri risultati saranno convalidati, i prossimi passi punteranno a capire come modificare il microbioma in moda da migliorare ulteriormente la risposta immunitaria sistemica e l’efficacia degli antitumorali. Ma abbiamo bisogno di concentrare altri sforzi sulla ricerca».
- Nel corpo umano, i batteri sono più numerosi delle cellule umane, un rapporto di 10 a 1.
- L’intestino ospita 100 miliardi di batteri, mille specie diverse. La composizione cambia da persona a persona e le differenze si ritiene, siano influenzate da fattori quali l’esposizione ai microbi nel primi anni di vita e la dieta.
Immunizzare alcuni batteri intestinali presenti in sovrannumero, con una sorta di vaccino, può ridurre gli stati infiammatori e prevenire il diabete di tipo 2, riducendo gli effetti della dieta occidentale ricca di grassi.
L’ha scoperto un team dell’Ospedale San Raffaele (Gruppo San Donato), assieme all’Università dell’Insubria e la notizia è pubblicata sul Scientific Report della rivista Nature.
Articolo di Alessandro Malpelo – fonte La Nazione, 26 febbraio 2017