Le lectine sono una famiglia di proteine presente soprattutto nei legumi e in misura minore anche nei cereali integrali (e derivati), nelle uova, nei latticini e nella famiglia delle solanacee a cui appartengono le patate, i pomodori, le melanzane e i peperoni.
Pensare di eliminare tutti questi alimenti è difficile e, a mio avviso, anche inutile.
Le lectine si comportano come una colla che si lega ai villi intestinali, interferendo con la digestione e aumentando la permeabilità della parete intestinale: così entrano eventuali tossine e s’innesca una risposta immunitaria e infiammatoria.
- Fortunatamente le lectine sono rese inattive dalla cottura, oltre che dall’ammollo e dalla fermentazione.
Tra gli alimenti che ne contengono una dose tale da poter causare disturbi digestivi, come nausea, dolore addominale e vomito, ci sono soprattutto i legumi, specialmente i fagioli dall’occhio. È, però, sufficiente metterli in ammollo per qualche ora e cuocerli bene per poterli mangiare senza conseguenze.
Credo che le lectine siano fra le candidate a diventare il nuovo spauracchio causa di tutti i mali, così com’è accaduto per il glutine e le intolleranze alimentari. Il movimento “anti-lectine” si è già diffuso in alcuni paesi europei, promettendo di liberarci definitivamente dal sovrappeso, dai disturbi digestivi e dalle malattie infiammatorie e autoimmunitarie.
Fonte: Nuovo Consumo, dic. 2019 – nutrizionista Massimiliano Matteoni
Fonte immagine: http://www.today.it/salute/legumi-proteine-carboidrati.html