Conoscere il diabete per capire come fare per affrontarlo e curarlo è sicuramente un passo avanti per la salute di tutti noi. A tal proposito abbiamo chiesto al Dottor Cesare Berra, Diabetologo dell’Istituto Humanitas-Milano di aiutarci a comprendere nei dettagli questa malattia cosi diffusa.
Dottor. Berra ci può descrivere meglio il diabete, illustrandoci quali e quanti tipi di malattie sono comprese quando parliamo di questa patologia?
Parlare di diabete significa parlare di tanti tipi di malattie. Per semplificare un po’ il discorso che porterebbe via molto spazio, possiamo dire che nella casistica vengono riscontrati più di frequente quattro tipi di diabete, ossia quattro malattie diverse accomunate da un elevato valore di glicemia (o iperglicemia). Può essere secondario a malattie pancreatiche ed essere secondario a uso di farmaci, ma più frequentemente si parla di diabete di Tipo 1 e diabete di Tipo 2.
Se il diabete di Tipo 1 è una malattia autoimmune, dove il sistema immunitario non riconosce il pancreas come facente parte del sistema e lo aggredisce, il diabete di Tipo 2 è una vasta gamma di malattie diverse che solo in Italia colpisce circa 4 milioni di persone, e nel mondo quasi 400 milioni d’individui.
Quello gestazionale che tipo di diabete è? Dopo la gravidanza va’ via?
Il diabete gestionale è un’altra categoria di malattia, che insorge con la gravidanza e viene rilevato con un esame, la curva glicemica, che viene effettuato sulla paziente solo per il periodo della gestazione. E’ un diabete che può andar via al temine, ma deve essere considerato come un campanello d’allarme.
Quali sono i sintomi che devono metterci in allarme?
I sintomi sono quelli legati a una malattia scompensata, quindi quando la glicemia è molto molto alta: normalmente i sintomi classici sono il bisogno di bere tanta acqua, il bisogno di urinare frequentemente. Poi la perdita di peso, la perdita di massa magra… Purtroppo quando si presentano questi sintomi vuol dire che la malattia è già conclamata.
Quali sono le terapie di riferimento per questo tipo di pazienti?
Per quanto riguarda il diabete di Tipo 1 il trattamento d’elezione è un trattamento con insulina, che deve essere assunta dall’esterno per via infettiva. Per il diabete di Tipo 2 gli ultimi 10, 20 anni sono stati anni interessanti perché coinvolti da ricerche che hanno permesso di modificare la terapia. Oggi esiste la reale possibilità di curare la malattia intervenendo sulla glicemia e permettendo la sua normalizzazione con un’azione reale sulle cause che l’hanno scatenata. Oggi sono state individuate 2 categorie di farmaci in grado di ridurre i rischi dì morte cardiovascolare anche del 20%; questo grazie a terapie personalizzate costruite sul paziente e sulla sua specifica malattia diabetica.
Quale consiglio possiamo dare ai nostri lettori?
Senz’altro il primo passo è quello della prevenzione. Purtroppo il diabete è una malattia che non si manifesta in maniera evidente e solo un’attenta valutazione dei valori di glicemia consente di stabilire la presenza o meno della patologia. E’ importante che ci sia un’adeguata informazione e uno stile di vita che comprenda attività fisica quotidiana e una corretta alimentazione.
Fonte: una bella intervista al dott. CESARE BERRA, Diabetologo dell’Istituto Humanitas Milano, tratta da Tutto Salute, gennaio 2017
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