Oltre a giocare d’anticipo puntando sulla prevenzione, la diagnosi precoce è fondamentale per evitare serie complicanze…
Il diabete è una delle malattie più diffuse nei Paesi ricchi, con un’incidenza in continuo aumento, soprattutto a causa degli stili di vita poco salutari tipici della società moderna. Purtroppo, però, è anche uno dei disturbi più silenziosi, i cui campanelli d’allarme non sono sempre facilmente riconoscibili.
Accanto ai sintomi più noti e conclamati del problema ce ne sono altri all’apparenza innocui, che spesso vengono sottovalutati ritardando l’inizio delle cure. Ecco un approfondimento.
Il risultato è un aumento della concentrazione di zuccheri nel sangue (iperglicemia), che se non rientra tra 60 e 110 mg/dl a digiuno, può portare nel tempo a serie conseguenze di salute a carico di occhi, reni, cuore e sistema circolatorio, cervello e arti inferiori (in particolare le gambe e i piedi).
Anche in relazione al tipo di diabete (1 o 2), i sintomi possono essere molto diversi, più o meno intensi e talvolta addirittura impercettibili.
Le più frequenti manifestazioni precoci della malattia, comuni a entrambe le forme, sono la poliuria (aumento delle urine) e la polidipsia (aumento della sete), vista offuscata, affaticamento e stanchezza.
Si aggiungono, poi, sintomi più specifici, come l’aumento della fame (polifagia). talvolta accompagnata da dimagrimento, tipico del diabete di tipo 1, l’alterazione della coagulazione e l’aumento del rischio di infezioni, nel tipo 2.
Sul lungo periodo, l’iperglicemia può comportare conseguenze più serie: dall’insufficienza renale all’ipertensione e al maggiore rischio di infarto, ictus ed episodi epilettici, dalle infezioni delle vie urinare alle alterazioni del microbiota intestinale, fino alla necrosi degli arti inferiori (la principale causa di amputazioni nel mondo) e ai disturbi sessuali (disfunzione erettile ed eiaculazione retrograda negli uomini, calo della libido, secchezza vaginale e dolore durante i rapporti nelle donne).
Diabete: 7 sintomi insospettabili!
Oltre ai sintomi più conosciuti ed evidenti dell’iperglicemia, ci sono altre manifestazioni più subdole del diabete, che spesso vengono sottovalutate possono essere confuse con disturbi meno seri, ritardando così la diagnosi.
Gli stati d’animo dipendono dai processi chimici che avvengono nel cervello. questi sono influenzati dai livelli zucchero nel sangue, le oscillazioni di glicemia tipiche del diabete possono facilmente tradursi in alterazioni umorali. Anche l’affaticamento dato dall’incapacità delle cellule di utilizzare il glucosio per fornire energia non aiuta dal punto di vista psicologico.
In più, la frequente necessità di urinare di notte impedisce un corretto riposo, creando un circolo vizioso di stanchezza e irritabilità.
Il diabete può manifestarsi anche con la comparsa di lesioni della pelle, lividi e macchie scure sulle gambe, ingiallimento delle unghie e dei palmi delle mani, irritazioni, arrossamenti e secchezza cutanea, spesso accompagnata da prurito, soprattutto ai condotti uditivi, alle mani, ai piedi e nella regione ano-genitale.
In alcune persone i primi stadi del diabete possono provocare un improvviso miglioramento della vista, che le porta a non avere più bisogno degli occhiali.
Secondo le ipotesi, questo fatto potrebbe da un’alterazione nei fluidi corporei prodotta dalle oscillazioni della glicemia, che modificherebbe la forma dell’occhio, riducendo la curvatura della cornea e migliorando la messa a fuoco.
È SOLO TEMPORANEO
Appena i livelli di glucosio si stabilizzano, anche la vista torna quella di sempre. Anzi, se non si interviene sulla glicemia, si può incorrere in retinopatia ed edema maculare diabetici, che ostruiscono retina, con una rapida perdita della vista.
Diversi studi hanno dimostrato che coloro che presentano livelli elevati di glucosio nel sangue sono più soggetti a soffrire di lesioni uditive. Sembra, infatti, che il danneggiamento dei nervi dell’orecchio interno e dei vasi sanguigni provocato dall’iperglicemia renda una porzione di questo organo (coclea), incapace di convertire i suoni in impulsi nervosi.
Gli effetti del diabete si fanno sentire anche sulla salute del cavo orale. Infatti, non solo i livelli elevati di zucchero nel sangue danneggiano i vasi sanguigni, riducendo l’apporto di ossigeno e nutrimento alle gengive, ma possono fare aumentare la concentrazione di glucosio nella saliva, un ambiente ideale per la proliferazione dei batteri responsabili di gengiviti, parodontiti e carie dentaria.
L’alito e il sudore delle persone diabetiche tende al dolciastro e al rancido, perché quando il corpo non è in grado di utilizzare bene il glucosio, ricava energia bruciando i grassi, con il conseguente rilascio di sostanze, dette chetoni, che si accumulano nel sangue e nelle urine, e causano sudorazione maleodorante e alitosi.
Oltre che conseguenza di un’effettiva disidratazione della pelle, il prurito può essere un marker della neuropatia diabetica, cioè della compromissione dei nervi periferici, che causa dolore e alterata sensibilità, soprattutto negli arti inferiori. Questo sintomo, spesso associato a intorpidimento delle piante dei piedi e/o dei palmi delle mani e all’eventuale assenza del riflesso del tendine di Achille, può dipendere da un protratto squilibrio della glicemia o essere il campanello d’allarme della ridotta tolleranza glucidica tipica del prediabete e della cosiddetta sindrome metabolica.
Esiste anche il diabete gestazionale, che colpisce il 4% delle donne in gravidanza, quando il pancreas non riesce a compensare l’attività degli ormoni secreti dalla placenta che contrastano l’azione dell’insulina, aumentandone la produzione. In molti casi si tratta di una condizione transitoria, che tende a scomparire dopo il parto, ma a volte permane o si ripresenta a distanza di alcuni anni.
La Società italiana di diabetologia stima che in Italia ci sia almeno un milione di diabetici che non sono consapevoli di esserlo
Fonte: “Diabete: 7 sintomi insospettabili!” è tratto da un bel servizio di Chiana Di Paola con la consulenza del professor Francesco Purrello docente di Medicina interna dell’università di Catania e presidente della Società italiana diabetologia – tratto da Viversani e Belli, luglio 2020
Fonte immagine: fortuneita
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