Lo dimostra uno studio promosso da Eric Block e da Shaker A. Mousa, ricercatori all’Università di Albany, nello Stato di New York, e pubblicato su Molecules.
Gli scienziati hanno innanzitutto modificato alcuni estratti di aglio, sostituendo gli atomi di idrogeno con quelli di fluoro, un elemento conosciuto in ambito farmaceutico per la sua elevata reattività. Il prodotto così ottenuto è stato somministrato a uova di gallina fecondate da dieci giorni per studiarne gli effetti.
Risultati? I composti fluorurati si sono rivelati più efficaci di quelli non modificati nel contrastare l’angiogenesi, ovvero la formazione di nuovi vasi sanguigni. E, dato che questi ultimi sono tra i primi responsabili della crescita e della diffusione di un tumore, riuscire a bloccarli significa anche arrestare la progressione della malattia.
Fonte: Ok Salute e Benessere, febbraio 2018
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