La dermatite allergica da allergico da contatto, o eczema da contatto, è una patologia molto frequente e rappresenta il 50% delle dermatiti di natura allergica.
La pelle è il nostro primo sistema di difesa contro gli agenti estranei; quindi, quando uno di questi agenti, definito allergene, riesce a superare tale barriera, interviene un secondo sistema di protezione, quello immunitario, responsabile della comparsa di chiazze eritematose, sovrastate da vescicole sierose che una volta rotte si trasformeranno in croste e desquamazione, il tutto associato a forte prurito che porterà il paziente a grattarsi, con il rischio di una sovrainfezione batterica.
Ogni giorno, sono tante le sostanze con cui veniamo a contatto: profumi, detersivi, metalli, fibre sintetiche, coloranti e piante.
Fra gli agenti più comuni il nichel, responsabile di allergia nel 15-20% della popolazione.
Si può essere allergici a più sostanze contemporaneamente (polisensibilizzazione) o reagire ad allergeni simili, chimicamente o divenuti tali in seguito a processi metabolici (sensibilizzazione crociata). Esistono, inoltre, patologie predisponenti come la dermatite atopica.
Nel caso di Marta Flavi l’insorgenza di una reazione allergica è stata favorita dalla sede, le ascelle, zona di maggiore contatto con i tessuti, e dal sudore che ha facilitato il passaggio del colore dal tessuto alla pelle.
Per fare una diagnosi corretta sulla causa della dermatite allergica si ricorre al patch test o test epicutaneo, un esame che consiste nell’applicazione da parte del medico di cerotti sulla pelle, contenenti ognuno sostanze diverse per poi osservare un’eventuale reazione, dopo 48-72 ore.
La terapia consiste nell’uso di creme a base di cortisonici e detergenti non schiumogeni (vanno evitati lavaggi frequenti e l’uso di detergenti aggressivi, in particolare detersivi) nelle fasi acute e nell’utilizzo di creme idratanti e riparative, senza coloranti e profumi, nelle fasi croniche.
In caso di dermatite allergica da contatto alle mani è preferibile indossare guanti di cotone bianco, tutto il giorno, per proteggerle e favorirne la guarigione.
Fonte: un articolo di Maria Milazzo, specialista in Dermatologia e Malattie sessualmente trasmesse, dirigente medico presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Paolo Giaccone di Palermo
Fonte immagine: Segni e sintomi | Almirall
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