Le cure disponibili per la sindrome dell’intestino irritabile.
Due diverse forme, ma stessi disturbi. Le coliti si dividono in due grandi famiglie: organiche e funzionali.
La diagnosi è più semplice per le forme organiche; quelle funzionali derivano dallo stress, che prende come organo bersaglio l’intestino.
«In nove casi su dieci, quando una persona parla di colite ci troviamo di fronte alla sindrome dell’intestino irritabile, un tempo chiamata colite spastica o colon irritabile. Ne esistono due varianti: una con diarrea e una con stitichezza. Nella maggior parte dei casi sono forme derivate dallo stress, che prende come organo bersagli l’intestino. Alla diagnosi si arriva escludendo la forma organica, spiega il professor Giorgio Zoli, direttore del Dipartimento di Medicina dell’Azienda Usl di Ferrara».
- Come si affronta la sindrome dell’intestino irritabile? «Non è facile trovare subito la cura più adatta perché le reazioni individuali sono diverse. Sono consigliati i probiotici (cioè i fermenti lattici). I probiotici, con i prebiotici, che aiutano la crescita dei primi, ripristinano la flora batterica buona e hanno potere antinfiammatorio sulle pareti dell’intestino. Oggi abbiamo a disposizione anche i simbiotici, un insieme di probiotici e prebiotici».
- Le coliti possono essere provocate dagli alimenti? «No, si tratta di disturbi che erroneamente vengono chiamati coliti, ma sono allergie alimentari. Bisogna evitare gli alimenti a cui si è allergici e in questo caso bisogna fare dei test specialistici».
Sintesi dell’articolo di Donatella Barbetta – fonte, La Nazione, 20 marzo 2016
La redazione di Bellezza & Benessere consiglia il libro: Microbiota Intestinale. Preservare il corretto equilibrio dell’intestino – di Luciano Lozio