Combinazioni alimentari: cibi sì e cibi no!
Ma che cosa sono le combinazioni alimentari?
Gli alimenti non sono tutti uguali ma si caratterizzano in base ai loro principi nutritivi: parliamo di alimenti proteici, grassi o amidacei se nella loro composizione prevalgono le proteine, i grassi o i carboidrati.
Una dieta basata sulle combinazioni alimentari tiene conto di questa distinzione e propone un modello alimentare basato sulle corrette associazioni dei cibi.
Siccome il nostro organismo assimila in modo differente ognuna di queste componenti è bene abbinare i cibi correttamente per evitare inutili affaticamenti dell’apparato digerente e di quello intestinale.
La digestione è il processo tramite cui il nostro organismo assimila i principi nutritivi presenti negli alimenti: questo processo è reso possibile grazie agli enzimi che scompongono le sostanze complesse di cui sono costituiti i cibi in molecole semplici.
Esistono alimenti come i carboidrati che per essere digeriti hanno bisogno di un ambiente alcalino e, al contrario, altri alimenti ricchi di proteine come la carne e il pesce che necessitano di un ambiente acido.
- Pertanto è dannoso ingerire nello stesso pasto cibi che danno luogo a reazioni opposte: prolungherebbero la digestione inutilmente favorendo la produzione di scorie e il relativo sviluppo di fenomeni fermentativi.
A venire in nostro aiuto è un gruppo di alimenti, definiti neutri perché si abbinano sia agli alimenti proteici che ai carboidrati potenziandone i processi digestivi.
Questi preziosi alleati sono le verdure e i grassi.
Un pasto corretto, quindi, dovrebbe essere costituito da una base proteica (carne, pesce, uova, formaggi) o amidacea (riso, pasta, patate) associata a molta verdura. l grassi vanno bene se usati per condire senza abusarne.
E che dire dei dolci e della frutta? Questi alimenti sono costituiti per lo più da zuccheri semplici che transitano molto velocemente nello stomaco, perciò è meglio consumarli lontano dai pasti.
Ma cosa succede se gli alimenti non vengono abbinati correttamente?
Il cibo ingerito è costretto a sostare più a lungo nel tratto gastro-intestinale con la tendenza a fermentare. Ciò significa una maggiore produzione di scorie e un assorbimento parziale dei principi nutritivi.
La comparsa di stanchezza, colpi di sonno, gonfiore sono tra gli effetti più comuni; non solo, questi fastidi possono alla lunga diventare cronici.
Le combinazioni alimentari permettono una assimilazione più efficace del cibo e quindi il raggiungimento del benessere psicofisico.
Oltre a combinare bene i cibi è necessario, però, osservare alcune regole fondamentali:
- mangiare poco ma sano: diversificando l’alimentazione si riduce il rischio di accumulare sostanze nocive
- preferire il monopiatto ai piatti composti da tre portate: attraverso il mono-piatto si introduce la quantità necessaria di energia senza sovraccaricare il nostro organismo
- mangiare molta verdura: le verdure sono sostanze ricche di vitamine e oligoelementi che si legano agli enzimi digestivi potenziandone l’effetto
- introdurre nella dieta i cibi integrali: non hanno subito alcun processo di raffinazione, perciò mantengono intatti i loro principi nutritivi, oltre che apportare fibra.
Fonte: “Combinazioni alimentari: cibi sì e cibi no!” è un articolo di Paola Binaghi tratto da un vecchissimo numero di Mangiar Bene, 11/04/2000
Fonte immagine: https://pxhere.com/it/photo/1430907
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