La persona colpita deve essere subito portata all’ombra, in un luogo ventilato e fresco. Bisogna riconoscere i primi sintomi, soprattutto nei più piccoli, quando il viso si arrossa, manca il fiato e il bambino appare “spento” e poco reattivo.
- Non far bere acqua ghiacciata e non mettere ghiaccio sulla fronte per evitare uno shock termico. Bisogna piuttosto usare impacchi freschi da applicare nelle zone dietro al collo e sotto le ascelle, dove passano i grandi vasi sanguigni che cederanno così il loro calore al panno e si raffredderanno.
In caso di necessità chiamare la guardia medica. Ma la migliore strategia è la prevenzione.
Cappello quando si esce, leggera aria condizionata o ventilatore nei momenti della giornata di maggiore calura per raffreddare la casa, in cui le imposte andranno tenute rigorosamente chiuse nelle ore più calde e aperte di notte.
Fonte: estratto da un bel servizio di Barbara Bernardini fisiologa, su Nuovo Consumo, luglio/agosto 2015