Cistite: prevenire è meglio che curare!

Prima o poi succede a una donna su due, ma in estate il rischio di cistite è ancora più alto: con il caldo la disidratazione aumenta, si va meno in bagno e ci sono tutti i presupposti perché i batteri proliferino nella vescica.

Rovinando le vacanze o, comunque, disturbando le giornate in ufficio: stando a dati presentati dagli urologi Urop (urop.it) all’ultimo congresso nazionale, la cistite provoca il 25 per cento delle assenze dal lavoro.

  • «Il disturbo peggiora molto la qualità della vita delle donne, a ogni età» spiega Stefano Pecoraro, già presidente Urop. «A volte dipende da germi che derivano dall’ambiente intestinale o vaginale, ma ci sono anche cistiti in cui non sono presenti batteri; l’essenziale è intervenire subito per evitare che diventi cronica, con episodi ricorrenti in cui bruciore, dolore e urgenza di andare in bagno pregiudicano la vita sociale e sessuale».

Il 20-30 per cento delle donne va incontro a una recidiva nell’arco di sei mesi e si parla di cistite ricorrente se si verificano oltre tre “crisi” l’anno. Prevenire la cistite però è possibile: «Bere molto è indispensabile per una buona idratazione, poi però non bisogna “trattenersi”: la ritenzione dell’urina altera la muscolatura della vescica e la sua contrattilità, peggiorando il problema. Essenziale anche l’igiene».

Il costume bagnato e la sabbia sono nemici da cui guardarsi: lavarsi con un detergente neutro e asciugarsi bene è indispensabile, per evitare l’eccesso di umidità locale sì a biancheria intima traspirante e non troppo stretta.

 

Fonte: un articolo di Elena Meli, tratto da Io Donna, 30 giugno 2018




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