Molto rara (in Italia si contano circa 7 casi ogni milione di abitanti) ma altrettanto pericolosa, la listeriosi è un’infezione alimentare venuta di recente alla ribalta per aver causato in Australia, fra gennaio e aprile, 20 ricoveri ospedalieri e 7 decessi. Le vittime sono rimaste contagiate dopo aver mangiato dei meloni varietà Cantalupo, tutti dello stesso produttore.
- La malattia è provocata da un batterio chiamato Listeria monocytogenes, che vive nell’ambiente e può annidarsi in molti cibi: in particolare formaggi molli e specialità a base di carne e pesce affumicato, ma a volte anche nei vegetali.
I sintomi possono essere scambiati per una normale influenza e, nelle persone senza particolari disturbi di salute, può portare a episodi di gastroenterite o diarrea, accompagnati da febbre.
Ma la situazione diventa ben più difficile in chi ha un sistema immunitario debilitato, negli anziani e nei bambini, che possono diventare vittime di encefaliti, meningoencefaliti e, nei casi più gravi, rischiare la morte. Non solo: la situazione è delicata anche per le donne in gravidanza, che a causa dell’infezione possono abortire.
La cura è a base di antibiotici, come l’ampicillina, con cicli che vanno da 2 settimane a 2 mesi per i casi più gravi. Ma ancora più importante è la prevenzione: per evitare rischi occorre rispettare rigorosamente le norme di igiene e conservazione dei cibi.
Per saperne di più si può consultare il sito dell’Istituto superiore di sanità: epicentro.iss.it/problemi/listeria/listeria.asp
Fonte: un servizio del dottor Fabrizio Pregliasco, Virologo all’Università di Milano