Uno studio, realizzato dall’Iit di Genova e dall’In-Cnr di Pisa, ha dimostrato che la fase in cui il cervello si sviluppa in modo plastico può essere prolungata agendo su uno specifico neurotrasmettitore.
Ciò grazie a un farmaco diuretico, il bumetanide.
In pratica, questo principio attivo aiuterebbe la ‘plasticità’ del cervello, ossia la capacità di conformarsi in base agli stimoli che riceve dall’esterno, che con l’avanzare dell’età si riduce.
La ricerca potrebbe dare speranze per la cura delle malattie del sistema nervoso.
Fonte: Viversani e Belli, 9 gennaio 2015
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