Mai berlo al risveglio, dice la scienza. Meglio dopo pranzo. Resisteremo?
Non c’è ricerca che tenga, il desiderio di caffè ha il sopravvento a ore precise. E il risveglio è una di quelle. Eppure le nuove frontiere della cronofarmacologia, la scienza che studia il momento migliore per assumere una sostanza, dicono che il mattino appena alzati è l’ora peggiore per gustarsi l’amata bevanda.
Quindi bere caffè nei momenti in cui i livelli di quest’ormone sono alti è una pessima idea, perché la caffeina si sostituisce al cortisolo, non lo potenzia. È come dire che l’agognata tazzina rema contro le risorse naturali che il nostro organismo ha per stare sveglio.
Così, mattina dopo mattina, la produzione di cortisolo diminuisce, tanto ci pensa il caffè a metterci in pista. Fino a non poterne più fare a meno, averne sempre più voglia e non riuscire più a sentire la sferzata di energia.
La soluzione è spostare il rito caffè tra le 10 e mezzogiorno e tra le 14 e le 17. Ce la faremo?
Tratto da un articolo di Daniela Condorelli – Fonte: D la Repubblica, 17 ottobre 2015
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