Una, nessuna e centomila: se anche a te capitasse, come al protagonista del famoso romanzo di Luigi Pirandello, di non riconoscerti più guardandoti allo specchio, non allarmarti.
Non c’è bisogno di prendere un appuntamento dall’analista o di mettere in discussione la tua vita. Basta chiederti cosa non vada nella beauty routine, perché, magari, il tuo volto ha solo bisogno della maschera giusta. Puoi scegliere fra i due tipi descritti sotto.
• In tessuto
Il prodotto non è applicato direttamente sul viso ma è imbevuto nella maschera, che rilascia gradualmente e più in profondità i principi attivi. Usa e getta, in puro cotone, in cellulosa o in hydro gel, sono maschere da indossare per almeno 15 minuti la sera, preferibilmente prima di andare a letto e dopo la detersione.
Il punto di forza è l’immediato effetto di freschezza e turgore del viso.
A base di estratti naturali, come aloe e avocado, le maschere in tessuto hanno prevalentemente un’azione idratante e illuminante. Finito il tempo di posa, togli il tessuto e massaggia il siero rimasto sul viso con piccoli e delicati movimenti circolari, fino al décolleté. Risciacqua con acqua tiepida.
• Classiche
Per alcune bastano pochi minuti, per altre è necessario un po’ più di tempo affinché facciano effetto. Ma, delle maschere, almeno una volta alla settimana non si può fare a meno. Le «fast and go» sono quelle all’argilla, ad azione purificante e antisettica, particolarmente indicate per chi ha una pelle grassa a tendenza acneica.
Anche se la gamma degli effetti è vasta, da quello rimodellante a quello anti-smog, oltre a quelle purificanti, le maschere si dividono, soprattutto, in altre due categorie: idratanti e antiage. Le prime hanno nella loro formula oli vegetali come quelli di avocado o di mandorla, particolarmente nutrienti.
L’effetto è quello di un volto immediatamente più morbido ed elastico. Quelle antietà, in gel o in crema, basano, invece, la loro forza sull’azione dell’acido ialuronico, che stimola il rinnovamento cellulare.
Fonte: un articolo di Cinzia Gialleri tratto da Ok Salute e Benessere, ottobre 2018