Originaria dell’India ma ora diffusa un po’ ovunque, soprattutto, nel sud Europa, è una pianta che teme molto il freddo!
E’ l’ingrediente principale del famoso pesto genovese, infatti, le sue proprietà medicinali sono passate in secondo piano rispetto a quelle culinarie, conosciute in tutto il mondo.
L’intera pianta emana un odore soave e aromatico e la fioritura può durare anche oltre la fine di agosto.
√Plinio il Vecchio raccomandava il basilico contro l’epilessia, nei paesi arabi era utilizzato per combattere la gonorrea e veniva anche impiegato con successo nei comportamenti maniacali e nella malinconia.
- Tra le sue proprietà c’è quella antispasmodica, infatti, ne viene consigliato l’uso in tisana contro gli spasmi gastrici, le vertigini e le emicranie di origine nervosa: agisce come calmante e riequilibrante del sistema nervoso. Ottimo per gli affaticamenti intellettuali.
Molto noto è anche il suo potere antisettico, a questo scopo veniva utilizzato dagli arabi nel trattamento delle afte e mescolato in foglie alle insalate crude, per ridurre il rischio di contaminazioni batteriche.
- Per uso esterno il suo potere disinfettante e astringente lo rendono un buon alleato delle pelli grasse e impure, magari pestando delle foglie con un po’ d’acqua di rose e applicando il tutto sul viso per una decina di minuti prima di risciacquare.
Un tonico ottenuto con un infuso agirà, invece, come un rivitalizzante per pelli stanche e un buon decotto, massaggiato sul cuoio capelluto, dopo lo shampoo e senza risciacquare, contrasterà la caduta dei capelli.
A cura di Malva Moncalvo (farmacista e fitopreparatrice) – fonte: Vivere Light, luglio/agosto 2017