Quella dell’autismo – più corretto parlare di spettro autistico – è una condizione complessa, attorno alla quale ruotano pregiudizi e fraintendimenti.
La diversa sensibilità di questi pazienti, la loro scarsa empatia e la tendenza all’isolamento hanno ancora cause misteriose. E proprio per questo la polemica è aperta: sul tema si moltiplicano falsi miti. Alcuni affermano che la malattia sia provocata dalla tossicità di metalli pesanti, dai vaccini o addirittura da diete scorrette.
Ma i ragazzi con autismo e le loro famiglie non hanno bisogno di polemiche, ma di sostegno, di leggi che garantiscano un’educazione e di servizi specializzati.
Lo ribadisce la legge sul “Dopo di noi“ e lo ripete da anni l’omonima associazione: bisogna attivare percorsi utili a dare prospettive ai disabili quando i genitori non ci saranno più.
- Perché il focus del problema sono i ragazzi e la qualità della loro vita, come racconta lo scrittore Benjamin Ludwig, padre di una bambina autistica, nel romanzo-diario A bocca chiusa non si vedono i pensieri (edizioni HarperCollins).
Fonte: estratto da un bel servizio di Maria Angela Masino su Più Sani Più Belli, agosto 2017 – con la consulenza del prof. Luigi Mazzone, medico neuropsichiatra infantile e ricercatore presso l’Università Tor Vergata di Roma