Si manifesta all’improvviso con dolore e gonfiore, ma anche se da questa patologia non si guarisce, si può fare molto per rallentarla.
Comincia quasi sempre in sordina, con le dita delle mani rigide, dolore al collo, fatica a camminare.
L’artrosi interessa 4 milioni di italiani e predilige le donne, dal momento che menopausa e osteoporosi vanno a incidere sulla struttura delle cartilagini articolari e delle ossa, che diventano più suscettibili a fenomeni degenerativi.
«A parte rari casi precoci, – spiega Giorgio Serino, internista e immunoreumatologo, direttore del Pronto Soccorso Policlinoco San Donato a Milano, – la malattia può prendere avvio dai 40 anni, a volte manifestandosi in forma acuta con improvviso dolore e gonfiore della zona interessata e, poi, peggiorare con i primi mutamenti ormonali della mezza età. I punti più interessati sono la colonna nel tratto cervicale e lombosacrale e le articolazioni dell’anca e delle ginocchia, c’è poi una particolare forma detta rizo-artrosi, che interessa, soprattutto, l’articolazione del pollice».
Purtroppo non è una patologia destinata a risolversi con le cure, ma si può ritardare e rallentare il decorso, grazie a precise e costanti strategie.
La familiarità riguarda prevalentemente le forme precoci, mentre nelle altre forme non è ancora chiaro il meccanismo che innesca il processo artrosico.
- Occhio al peso: a parte fattori legati all’età o a eventuali traumi importanti che possono aver provocato uno stabile cambio di postura, il deterioramento fisiologico delle cartilagini articolari è strettamente correlato al carico del peso sulla colonna, dunque, se oltrepassando gli ‘anta’ l’ago della bilancia tende a salire troppo, è bene correre subito ai ripari.
- Bando alla pigrizia: la sedentarietà è una grande amica dell’artrosi, per rallentarne il decorso è fondamentale svolgere regolarmente un’attività fisica, adeguata ovviamente all’età e che non preveda carico sulle articolazioni. Camminare di buon passo mezz’ora tutti i giorni va benissimo; la piscina un paio d’ore alla settimana è considerata la soluzione ottimale; ma sono perfetti anche esercizi a corpo libero, stretching e ginnastica dolce.
- Alleati in tavola: fondamentale una dieta varia e equilibrata. Va aumentato il consumo di verdura e frutta (ricche di antiossidanti che hanno il potere di rallentare il processo degenerativo all’interno delle articolazioni); i latticini (apportano calcio, importante per la buona salute di ossa e cartilagini); il pesce (con la sua quota di fosforo e proteine nobili, è valido più della carne).
- Guanti indispensabili: il contatto con l’acqua, soprattutto se fredda, può peggiorare l’artrosi delle mani. E’ importante lavare i piatti con l’acqua calda, indossando sempre guanti di gomma (meglio se con l’interno felpato); anche chi ama il giardinaggio deve attuare qualche cautela e usare gli appositi guanti, evitando di toccare direttamente la terra umida.
Sintesi dell’articolo di Paola Tiscornia, con la consulenza del Professor Giorgio Serino (internista e immunoreumatologo, direttore del Pronto Soccorso Policlinico San Donato a Milano) – fonte: Intimità, 28 ottobre 2015
La redazione di Bellezza & Benessere consiglia il libro: La dieta anti artrosi – di Marco Lanzetta