È la conclusione di uno studio condotto da ricercatori della Rush University di Chicago pubblicato su Neurology, la rivista dell’American academy of neurology. I flavonoli sono composti della classe dei flavonoidi, di cui sono ricchi frutta, verdura, tè e vino rosso.
Lo studio ha coinvolto 921 persone con un’età media di 81 anni, senza diagnosi di Alzheimer, seguite per sei anni durante i quali, ogni 12 mesi, compilavano un questionario su abitudini alimentari, attività fisica e mentale. I partecipanti sono stati suddivisi in cinque gruppi sulla base della quantità di flavonoli assunti con la dieta, con un rango che variava dai 5,3 mg al giorno a 15,3 mg al giorno. A fine studio, i casi di Alzheimer riscontrati sono stati 220.
Nel gruppo a maggior consumo di flavonoli si è riscontrato il 48 per cento in meno di probabilità di sviluppare la malattia.
«Lo studio mostra semplicemente un’associazione tra flavonoli alimentari e rischio di Alzheimer e non un legame causa/effetto diretto», sottolinea Thomas M. Holland, tra gli autori della ricerca.
Fonte: un articolo di Chiara Zaccarelli, tratto da “Salute in Famiglia”, trimestrale edito da Ifarma Editore
Fonte immagine: https://www.ilmessaggero.it/salute/alimentazione/alzheimer_frutta_verdura_flavonoli_ultime_notizie-5016002.htmlAl link accanto trovi altri articoli che trattano il problema dell’Alzheimer.
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