La proteina Tau è al centro di una ricerca condotta dalla Washington University School of Medicine di St. Louis.
Questa proteina, che contribuisce al funzionamento dei neuroni del cervello, nei mutati di Alzheimer si accumula in maniera anomala nei cosiddetti ammassi neuro fibrillari, grovigli che danneggiano le cellule cerebrali.
Lo studio, condotto su topi e scimmie, ha messo a punto una molecola capace di ridurre i livelli della proteina Tau, prevenendo e, in alcuni casi, invertendo il danno neurologico.
- Timothy Miller, docente di neurologia e autore senior dello studio, ha dichiarato che si tratta di risultati promettenti e che saranno condotti altri test prima di passare alla sperimentazione sull’uomo.
Fonte: Più Sani Più Belli, marzo 2017