Secondo le previsioni degli esperti, le allergie e le altre manifestazioni da micofiti sono destinate ad aumentare sempre di più, a causa dei cambiamenti climatici.
Per questo, è importante non sottovalutare i danni che la presenza di muffe può causare alla salute e puntare moltissimo sulla prevenzione.
Le muffe sono presenti nell’aria tutto l’anno, ma il periodo più a rischio in assoluto è quello compreso fra la fine dell’estate e il tardo autunno.
In questi mesi, dunque, bisogna presentare ancora più attenzione, ecco alcune semplici regole di ‘bonifica’ degli ambienti.
- Cercare di mantenere un tasso umidità adeguato, intorno al 50-55%, se necessario, anche ricorrendo a umidificatori e a deumidificatori.
- Fare il possibile per riscaldare adeguatamente gli ambienti, specialmente quelli più a rischio di formazione della muffa, così da combattere la formazione di umidità: l’ideale è avere una temperatura compresa fra i 18 e i 20 gradi.
- Aerare con frequenza le stanze, almeno una volta al giorno, anche quelle dove apparentemente non c’è muffa; diversi studi, infatti, hanno dimostrato che anche in assenza di macchie esterne, possono essere presente micofiti.
- Evitare di imbiancare le pareti con le ‘biovernici’ prive di sostanze chimiche, perché costituiscono un habitat ideale per i micofiti.
- Eliminare le macchie presenti sulle pareti con acqua e candeggina, o con gli appositi prodotti in commercio.
Tratto da un servizio di Silvia Finazzi, con la consulenza della professoressa Erminia Ridolo, docente di Allergologia e Immunologia clinica all’Università di Parma e membro Siaaic – Fonte Viversani e Belli, 13 marzo 2015