L’agopuntura è stata sviluppata in Cina più di 3000 anni fa ed è utilizzata ancora oggi sia in Cina sia in molti paesi occidentali.
«Nello specifico – prosegue il dottor Carlo Maria Giovanardi – consiste nell’inserzione di aghi sottili, sterili e monouso, in specifiche zone cutanee denominate “punti di agopuntura”. La stimolazione di tali punti consente la modulazione di diversi meccanismi, nervosi e bioumorali, come le endorfine, la serotonina e diversi ormoni per riequilibrare quelle funzioni alterate dell’organismo che stanno alla base della malattia”.
La Medicina Tradizionale Cinese e l’agopuntura in particolare si sono diffusi rapidamente in Italia e nel mondo. Secondo le ultime statistiche del 2013, circa 60mila persone hanno provato l’agopuntura come terapia.
“L’indicazione terapeutica più conosciuta e studiata di questa tecnica è sicuramente il trattamento del dolore e, in particolare, il dolore cronico. Esistono centinaia di studi e decine di revisioni sistematiche che dimostrano l’efficacia dell’agopuntura nella cura e nella prevenzione delle prime due patologie a carattere sociale: la cefalea e la lombalgia.
La scelta di rivolgersi a un trattamento di agopuntura, quindi, non deve essere ideologica, ma fondata su motivazioni quali l’efficacia, la sicurezza e la non tossicità. Si tratta, infatti, di un trattamento non farmacologico, privo d’interazioni con altri farmaci e con scarsissimi effetti collaterali: il suo utilizzo permette di ridurre, e talvolta eliminare, l’apporto farmacologico.
Questo è fondamentale se si pensa che in Italia la metà della popolazione sopra i 65 anni (6,5 milioni di persone) assume dai 5 ai 9 farmaci al giorno e circa l’11 % (1,4 milioni) ne assume oltre 10″.
Va sottolineato che l’agopuntura si è dimostrata conveniente anche economicamente. Abbatte, infatti, la spesa sanitaria sostenuta per la gestione del dolore cronico a fronte di una migliore qualità di vita del paziente: come terapia addizionale, risulta più efficace e con un miglior rapporto costo-efficacia rispetto alla sola terapia medica.
Pertanto, qualora ci siano i presupposti, potrebbe diventare il trattamento terapeutico di prima scelta, soprattutto nei casi di dolore cronico, dove l’abuso farmacologico diventa spesso la causa stessa della cronicizzazione del dolore.
Fonte: estratto da un bel servizio di Federica Pagliarone su Più Sani Più Belli, con la consulenza del dott. CARLO MARIA GIOVANARDI, Presidente FISA –Federazione italiana Società di agopuntura, Presidente AMAB —Associazione medici agopuntori bolognesi, Scuola italo cinese di agopuntura.
Fonte immagine: https://www.reccom.org/2019/06/19/lagopuntura-puo-causare-il-collasso-del-polmone/