Per capirlo è fondamentale fare attenzione all’etichetta e decodificare i valori dei singoli minerali presenti.
Segui per comodità questa lista:
- Bicarbonato: nel caso si abbiano problemi di stomaco, un’acqua con alta concentrazione di bicarbonato può essere molto utile. Nella lista dei minerali, il bicarbonato (HC=3), deve essere superiore a 600mg/l.
- Calcio: se questo minerale è quello che manca, fai attenzione che l’acqua selezionata ne contenga più di 150mg/l. E’ indicata per rafforzare le ossa, quindi, per chi sta crescendo, ma anche per chi soffre di osteoporosi. Aiuta anche nella menopausa e combatte l’ipertensione. Contrariamente a quanto si crede, non favorisce affatto la produzione di calcoli renali.
- Cloruro: è detta ‘clorurata’ l’acqua con un cloruro superiore a 200 mg/l. Può avere una funzione equilibratrice dell’intestino e aiuta il fegato.
- Ferro: la quantità di ferro superiore a 1 mg/l è d’aiuto nei casi d’anemie e per neonati, adolescenti e donne in gravidanza.
- Fluoro: le acque con una concentrazione di fluoro superiore a 1 mg/l aiutano a rafforzare i denti e le ossa, ma attenzione a non assumerne troppo per periodi lunghi, perché un eccessivo assorbimento potrebbe avere effetti dannosi.
- Magnesio: questo minerale deve essere alto nelle acque degli sportivi (superiore a 50 mg/l) perché contribuisce a prevenire i crampi.
- Potassio: per rafforzare il sistema nervoso è utile prestare attenzione alla concentrazione di potassio, che sarebbe meglio attestarsi a valori oltre i 38 mg/l.
- Solfati: si definisce ‘solfata’ un’acqua con un tenore di solfati superiore a 200 mg/l. Può essere leggermente lassativa ed è indicata per chi ha problemi di digestione o soffre di colite spastica e sindrome del colon irritabile. E’ meglio evitare un eccesso di solfati nel periodo successivo alla menopausa, perché interferiscono con l’assimilazione del calcio.
Fonte: Bio, luglio/agosto, 2015
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