Quante volte si dice: «Quel vestito con l’abbronzatura sarebbe perfetto».
Peccato che, specie se si abita in città, la tintarella rappresenti spesso un miraggio. E così ci si ritrova, magari alla vigilia di un evento speciale o di una cerimonia, a ricorrere a dannose lampade solari o a bizzarre soluzioni di make up, per donare a gambe e braccia un colorito più vivace ed evitare di fare un tutt’uno con la tovaglia del ristorante.
La soluzione, però, è più semplice ed efficace di quanto si possa pensare.
È vero, però: i dubbi su questo cosmetico sono tanti e forse le reticenze più forti nell’utilizzo fanno leva su disavventure raccontate dalle amiche perché, come spiega l’esperto, «l’unico limite degli autoabbronzanti è il fatto che richiedono un’applicazione precisa, quasi da manuale; altrimenti il pasticcio è dietro l’angolo». Ecco allora una mini guida, messa a punto da Bernardi, per utilizzare al meglio questo prodotto.
Come prepararsi?
È bene, un paio di giorni prima, esfoliare la pelle con uno scrub e idratarla a fondo per ottenere un risultato più naturale e omogeneo.
Come applicarlo?
A prescindere dalla texture del prodotto, si inizia con una piccola porzione di pelle e si massaggia con movimenti circolari dal basso verso l’alto, dai piedi fino alle cosce.
Quanto dura?
Dai 7 ai 12 giorni al massimo. Può essere riapplicato per intensificare il colore o per mantenerlo più a lungo.
Macchia i vestiti?
No, perché il colore è frutto di una reazione della pelle a contatto con il diidrossiacetone, zucchero presente in tutti gli autoabbronzanti. È bene, comunque, lavare subito le mani per evitare che il palmo della mano diventi troppo scuro.
Si può mettere d’estate?
Sì. Bisogna ricordare che non è un solare ed è quindi privo di filtro protettivo.
Fonte: articolo di Cinzia Galleri, tratto da Ok Salute e Benessere, luglio/agosto 2019
Fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/abbronzatura-donna-femminile-3721849/
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