Un toccasana per il cuore, il tango, come altri balli. Ma sui benefici della danza i ricercatori della Texas University di Houston (Stati Uniti) sono andati oltre: confrontando due gruppi di ultrasettantenni, appassionati di ballo e non, hanno dimostrato che i primi presentano migliori capacità di memoria, linguaggio, attenzione, postura.
- La spiegazione? La danza tiene allenati i circuiti deputati alla memoria spaziale, perché favorisce l’attivazione di due aree del cervello, l’ippocampo e la corteccia entorinale, che regolano l’integrazione fra la vista e i sistemi di orientamento spaziale.
Il tango, in particolare, è l’unica danza basata completamente sul principio dell’equilibrio: grazie ai movimenti in avanti e all’indietro, aiuta a mantenere la stabilità.
E poi è un ottimo antidepressivo. Parola di Federico Trassero, uno dei primi psicologi argentini ad aver promosso la tangoterapia, che sostiene: «Attiva nel cervello il rilascio di ossitocina, l’ormone che combatte l’ansia e lo stress, ed è utile per attacchi di panico e disturbi alimentari».
Fonte: tratto da un articolo di Roberta Camisasca su Ok Salute e Benessere, giugno 2016
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