Si chiama zeolite: libera l’organismo dalle tossine e rafforza le difese naturali.
Aiuta l’organismo a liberarsi dai materiali di scarto, ma anche dalle sostanze dannose introdotte attraverso l’alimentazione e la respirazione.
Il suo nome, zeolite, deriva dal greco e significa ‘pietra che bolle’; la denominazione è stata coniata dallo studioso svedese Axel Fredrik Cronstedt che, scalando uno di questi minerali, notò la fuoriuscita di vapore.
«Dal punto di vista mineralogico, dovremmo parlare di zeoliti. Si tratta, infatti, di circa un centinaio di minerali con caratteristiche chimico-fisiche comuni», spiega Gisella Cannarsa, naturopata a Bolzano.
Le zeoliti sono alluminosilicati di origine vulcanica con una struttura cristallina regolare e microporosa, costituita da una grande quantità di volumi vuoti interni ai cristalli: vere e proprie cavità a tunnel o a gabbia in cui vengono intrappolati ioni di carica positiva, detti cationi.
La zeolite più adatta da un punto di vista curativo è la cinoptilolite, i cui cristalli hanno una struttura sferica.
- Come agisce: a differenza di quanto avviene per gli alimenti, la zeolite presa per bocca non viene ‘elaborata’ dall’organismo; giunta al livello del tratto gastrointestinale rilascia ioni di sodio, potassio, calcio, magnesio, oligoelementi e altri minerali e si lega in modo stabile con tossine, radicali liberi, composti ammonici e metalli pesanti, come piombo, nichel, mercurio, arsenico e cadmio, che vengono così espulsi attraverso le feci.
Le cavità della zeolite agiscono come un vero e proprio filtro selettivo: le tossine vengono inglobate, mentre le molecole di grandi dimensioni, come farmaci e alimenti, vengono assorbiti regolarmente.
Come si utilizza: si trova in polvere o in compresse.
«E’ bene prendere la polvere, sciolta in acqua, o le compresse, lontano dai pasti e dall’assunzione dei farmaci, in modo da ottimizzare l’effetto a livello intestinale», consiglia l’esperta.
E’ meglio cominciare con dosaggi bassi, per esempio 1 compressa al giorno, o l’equivalente di 1 cucchiaino in polvere, prima di andare a dormire, per poi aumentare; l’unico effetto collaterale è la stitichezza, che però si risolve nel giro di pochi giorni.
- Anche in crema: la zeolite si trova anche in crema per uso esterno. E’ un ottimo antiage per la sua peculiarità di spazzare via i radicali liberi, ma è anche un ottimo coadiuvante delle cure tradizionali in caso di dermatiti, psoriasi e acne. Inoltre, riduce le infiammazioni e accelera la guarigione in caso di prurito e rossori dovuti all’allergia al nichel.
I benefici: la zeolite è un detossificante e aiuta l’organismo a eliminare additivi e conservanti alimentari, inquinanti ambientali (pesticidi, fertilizzanti, polveri sottili), residui di amalgame dentali, colle, vernici, metalli pesanti.
- Contrasta lo stress ossidativo prodotto dai radicali liberi che si creano prendendo antinfiammatori, antibiotici, terapie ormonali o oncologiche.
- Migliora le facoltà intellettive e può essere di aiuto nelle persone malate di Alzheimer o Parkinson.
- Aiuta a perdere peso grazie all’azione alcalinizzante, che riequilibra il pH dell’organismo, aiutandolo a bruciare più calorie. Riduce, poi, l’infiammazione intestinale che rallenta il metabolismo.
- Migliora le prestazioni degli sportivi perché elimina le tossine.
Articolo di Manuela Fiorini, con la consulenza di Gisella Cannarsa, naturopata, docente della scuola di naturopatia Dodecaedro, fondatrice della scuola di cristalloterapia ‘Comunicazione cristallina’ a Bolzano – fonte Viversani & Belli, 13 maggio 2016