Si dice che “si è quel che si mangia”, ma se indubbiamente una sana alimentazione è fondamentale per la salute, è meno ovvio che possa avere effetti anche sulla personalità.
Secondo uno studio, la generosità è strettamente legata all’alimentazione: in particolare, la “caritatevolezza” sarebbe legata ai livelli di serotonina, un neurotrasmettitore legato alle sensazioni di benessere.
I ricercatori hanno somministrato a dei volontari del L-Tryptophan, un integratore alimentare che è il precursore biochimico della serotonina. Ad una parte del campione è stato invece somministrata una sostanza neutra, per verificare la presenza di eventuali effetti placebo.
I partecipanti venivano poi monitorati in situazioni in cui potevano donare del denaro.
È emerso che i soggetti a cui era stato somministrato l’integratore erano disponibili ad effettuare donazioni più generose, anche in confronto a coloro a cui era stato somministrato il placebo: una dimostrazione, secondo i ricercatori, che il cibo che mangiamo influenza le nostro capacità cognitive ed il nostro modo di pensare.
Fonte: un articolo di Valentina Minoglio su Acqua e Sapone, 4 aprile 2016
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